Luca Fiorino
20 June 2017

Félix Auger-Aliassime, la carica dei…2000

L’enfant prodige canadese, nato lo stesso giorno di Roger Federer, si assicura il primo Challenger in carriera a soli 16 anni. Con questo exploit, Auger-Aliassime diventa il settimo tennista più giovane nella storia a compiere un’impresa di tale portata.
Una stella nascente sotto la luce dei riflettori. Nato l’8 agosto del 2000, diciannove anni esatti dopo Roger Federer, Félix Auger-Aliassime si è già conquistato un posticino nella storia del tennis. Il giovane canadese, infatti, è il primo tennista classe 2000 ad aver vinto un ATP Challenger. Un successo inaspettato, giunto a soli 16 anni e 10 mesi. Entrato nel tabellone principale grazie ad una wild card concessa dal torneo di Lione, Auger-Aliassime ha stravinto, peraltro passando sopra avversari ben più navigati. Il talento nordamericano si è sbarazzato della concorrenza battendo, fra gli altri, Casper Ruud (affacciatosi quest’anno con prepotenza al circuito maggiore sfornando prestazioni e risultati di rilievo), il kazako Aleksandr Nedovyesov e, all’atto conclusivo, il beniamino di casa Mathias Bourgue. Una settimana da incorniciare per Félix, che ora, ancor più di prima, dovrà imparare a convivere con il peso delle ingombranti aspettative, alimentate quella data di nascita, la stessa di Roger Federer, attorno a cui ruotano già fantasie e accostamenti di vario genere.
LE ORIGINI
La leggenda narra, stando a un articolo pubblicato due anni or sono da Fox Sports, che alla prima partita persa sia scoppiato in lacrime quando comprese che essere battuti significasse lasciare il campo e non giocare più. Ragazzo fragile? Tutt’altro, anzi. Un carattere già forte e ben forgiato negli anni, nonostante la vasta popolarità riscossa sin da piccolino, a suon di successi, titoli e record di ogni tipo. Auger-Aliassime nasce a Montreal nel 2000, da padre togolese e madre canadese. Impugna la prima racchetta alla tenera età di 4 anni per volontà di papà Sam, maestro di tennis che nel 1996 fuggì dalla miseria in cui versava, e versa tuttora, il piccolo stato dell’Africa occidentale. Anche la sorella, Malika, due anni più grande di lui, intraprende la stessa strada del fratellino ma senza raccogliere gli stessi risultati. Cresciuto a L’Ancienne-Lorette, in un quartiere malagiato nelle vicinanze dell’aeroporto di Quebec City, Félix ha iniziato ad allenarsi all’Académie de Tennis Hérisset-Bordeleau per poi trasferirsi, nell’autunno del 2015, presso il National Tennis Centre di Montreal. Per intenderci, la stessa accademia da cui sono usciti Milos Raonic ed Eugenie Bouchard. Mostra sin da subito doti tecniche e fisiche fuori dal comune tanto da gareggiare, spesso e volentieri, con ragazzi più grandi. Un talento senza eguali, quantomeno coi pari età: la precocità del giovanissimo canadese è un qualcosa di sbalorditivo. Mentre i suoi coetanei hanno ancora parecchia gavetta da fare, lui ha già lasciato la categoria juniores lo scorso settembre, con la vittoria allo Us Open, per dedicarsi totalmente al circuito maggiore. Una crescita costante, non solo in termini di risultati, ma anche in altezza: nel 2015, in poco più di quattro mesi, è salito da 178 cm a 185 cm. Ad oggi, secondo i dati ufficiali ATP, misura 191 cm.
PROFILO E CARATTERISTICHE
“Continuo a usare la parola incredibile per descriverlo. Vorrei che ci fosse uno migliore ma non esiste”. Parola del capitano canadese di Coppa Davis, Martin Laurendeau, quando gli fu chiesta un’opinione su Félix Auger-Aliassime a seguito del debutto tra i professionisti. Un tennis da stropicciarsi gli occhi per solidità, concretezza e versatilità. Se aggiungete una forza mentale notevole per un ragazzo di appena di 16 anni, otterrete un prospetto fenomenale. “È un gran lavoratore ma soprattutto un ragazzo umile“, confessò due anni fa Simon Larose, ex giocatore ed allenatore al National Tennis Centre di Montreal. Il canadese, classe 2000, dispone di una battuta sempre più incisiva, attraverso cui sfodera prime piatte e servizi in kick molto lavorati. Nel suo bagaglio tecnico può vantare due fondamentali piuttosto equilibrati, anche se è il diritto il colpo attraverso cui genera il maggior numero di vincenti e gli consente di prendere in mano l’iniziativa. La specialità della casa è il diritto a sventaglio, ma anche col rovescio è in grado di accelerare con esiti più che positivi. La magnificenza del gioco di Auger-Aliassime, inoltre, è rimarcata da un sagace lettura tattica anche nelle situazioni più ostiche, che gli permette di verticalizzare la manovra e di concludere a rete con smash o volée vincenti.
NUMERI DA PREDESTINATO
Prima dell’exploit a Lione, aveva già scritto il suo nome negli annali nel tennis. Félix Auger-Aliassime è stato infatti il primo giocatore del 21° secolo ad ottenere punti ATP a soli 14 anni, 11 mesi e 13 giorni, grazie alla parentesi di due anni fa nel challenger di Granby, dove raggiunse, all’esordio assoluto, i quarti di finale. Nel 2015, inoltre, ha stabilito un nuovo primato laureandosi a pieni voti come il più giovane vincitore nella storia dell’Eddie Herr Under 18, uno dei più noti e prestigiosi tornei giovanili al mondo, battendo in finale l’australiano Alex De Minaur. E i numeri da capogiro non finiscono qui. La scorsa settimana ha guadagnato 105 posizioni nel ranking ATP, portandosi fino alla 231esima, dopo che già tre mesi fa aveva raggiunto la sua prima semifinale challenger sul cemento di Drummondville. Félix Auger-Aliassime è il settimo tennista più precoce nella storia del tennis ad aver conquistato un titolo all’età di 16 anni e 10 mesi. Dei giocatori ancora in attività, meglio di lui, hanno fatto solo Richard Gasquet (Montauban, luglio 2002), Rafael Nadal (Barletta, marzo 2003) e Bernard Tomic (Melbourne, febbraio 2009). I numeri sono tutti dalla parte del giovane canadese, ma non diciamolo troppo forte: pochi sanno che la malasorte ha il sonno leggero.
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