24 January 2015

Federer: "È stata una brutta giornata"

L'intervista a Roger Federer, che inaspettatamente capitola in quattro set di fronte a un grande Seppi ... di MONICA ZANELLI

Federer: "è stata una brutta giornata"

Traduzione di Monica Zanelli - Foto Ray Giubilo

 

- Non sembravi molto a tuo agio oggi, soprattutto nei primi due set. È successo qualcosa di particolare o è stata solo una brutta giornata?

"Solo una brutta giornata. Avrei voluto giocare meglio ma chiaramente è stata dura perdere i primi due set. Ho avuto delle possibilità per rientrare nel match ma me le sono lasciate sfuggire entrambe le volte. Sapevo quanto fosse importante il tie break del secondo set e fa male averlo perso. Il finale non è stato bello. Non è stato facile giocare con l'ombra ma è stato così per entrambi. Semplicemente una sconfitta deludente".

 

- Non avevi mai perso un set contro Seppi. Ti ha sorpreso il modo in cui ha giocato? Pensi che abbia giocato il suo miglior tennis?

"Può darsi. Ha giocato bene di diritto e di rovescio e sapevo che su una superficie veloce dove il servizio aiuta sarebbe stato più complicato. Per qualche motivo sentivo che oggi non sarebbe stato facile, anche nell'allenamento sentivo così. Speravo fosse una di quelle sensazioni che si hanno a volte ma non sono del tutto veritiere, poi entri in campo e giochi un match come gli altri ma non è stato così. Conosco il potenziale di Seppi, soprattutto dopo la sua vittoria su Chardy, che so che può avere un buon livello di gioco. Ero ben preparato ma non sono riuscito a giocare al meglio oggi. In parte è successo perché Andreas ha giocato molto bene".

 

-  Cosa ti ha deluso di più? Il tuo servizio o le palle break?

"È stato un insieme di tutto, una sensazione generale che avevo oggi in campo di non riuscire a rendere fluido il mio gioco. Non è stato tutto negativo ma non ho saputo concretizzare nei momenti che contavano. Ho giocato un po' passivamente quando di solito avrei giocato più aggressivo. È stato un match difficile per me".

 

- Nel primo set contro Bolelli c'è stato un piccolo campanello d'allarme: sei stato messo sotto pressione dal suo diritto. Forse oggi è successo per tutto il match e non solo per un set?

"Forse, non lo so. Vorrei aver vinto il primo set, le cose sarebbero magari andate diversamente. Volevo entrare in partita, giocare aggressivo e giocare come so fare ma ho avuto delle difficoltà. Mettendo insieme tutto, ho finito per giocare un match che non volevo. Quando ho avuto più bisogno del servizio non ha funzionato e così anche il gioco da fondocampo".

 

- Cosa farai ora?

"Riposo, poi di nuovo allenamento".

 

- Pensi che queste giornate no siano più frequenti da un paio d'anni a questa parte?

"No. Capitano da quindici anni, non ci vedo niente di strano. Non è la sensazione migliore da avere ma quando poi ci ripensi ricordi solo che non ti sentivi nella condizione migliore. Quando vinci però non ti fai il problema. Se fossi in te non ci vedrei niente di particolare".

 

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