UN TORNEO STELLARE
Nel torneo di casa, Federer ha giocato alcune partite impegnative: ha giocato tre set contro Filip Krajinovic e Gilles Simon, poi è stato messo alla frusta da un brillante Marius Copil. “In effetti è stata un'edizione competitiva e ho dovuto soffrire per vincere, però non ricordo un solo titolo in cui non abbia dovuto soffrire. Sono contento del modo in cui ho giocato, lottato e mi sono adattato alle condizioni di gioco. In effetti è un po' strano che io giochi 2-3 tornei di fila, ma sono pronto ad affrontare la situazione”. Dopo aver rinunciato a King Roger per ben tre anni, adesso Parigi potrebbe prendersi la soddisfazione di ospitare il suo titolo numero 100. “Non so se sarò capace di vincere, l'obiettivo è ancora molto lontano – ha detto Federer – so bene che da adesso in poi mi parlerete sempre del titolo numero 100, ma sarà dura farlo qui. C'è il ritorno di Rafa, gioca Djokovic, molti giocatori vorranno chiudere alla grande. Direi che il servizio avrà una grande importanza e nel tour ci sono grandi battitori. Vedremo, partita dopo partita”. Le parole di Federer sono state accolte con soddisfazione da Guy Forget, direttore di entrambi i grandi eventi parigini. “Lo aspettavamo da un po', i suoi stessi tifosi lo stavano aspettando. Forse vuole mettere qualche match nelle gambe, ed è questo che lo ha spinto a venire a Parigi. Ci sono le premesse per un torneo bellissimo”. In effetti, il programma di mercoledì è stellare: tutti i sei match sul centrale avranno motivi di interesse: Federer-Raonic, ovviamente, è stato collocato come main event alle 19.30. Prima di lui, scenderà in campo Rafael Nadal nel derby contro Verdasco. Dopo aver avuto una finale tra Jack Sock e Filip Krajinovic, gli organizzatori francesi meritavano un torneo del genere.