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Riccardo Bisti
28 December 2016

Federer: “Credo che Djokovic tornerà n.1”

Lo svizzero dice la sua prima di imbarcarsi per Perth. “Credo che il mio corpo e la mia mente avessero bisogno di un break più di quanto pensassi”. Sulla lotta per il numero 1, non esclude l'inserimento di qualche nome nuovo: “Ma solo se si saprà reinventare e imitare Murray”.

Manca sempre meno al ritorno in campo, attesissimo, di Roger Federer. Lo svizzero parteciperà alla Hopman Cup di Perth: la sua compagna Belinda Bencic è già arrivata a Perth, mentre lui se la prende più comoda. Il suo esordio è previsto nella mattinata italiana del 2 gennaio, contro Daniel Evans, in occasione di Svizzera-Gran Bretagna. Federer ha effettuato una conference call con la stampa australiana, in cui ha espresso alcuni concetti interessanti. In particolare, ha ammesso che una pausa gli serviva più di quanto pensasse. “Forse, sul piano mentale, avevo bisogno di questo stop più di quanto credessi – ha detto – e lo stesso vale per il mio corpo”. Durante l'allenamento di qualche giorno fa con Lucas Pouille, trasmesso in diretta streaming, Roger è parso più in palla che mai. Ma ci sarà tempo per vederlo all'opera. Nel frattempo ha detto la sua sulla lotta per il numero 1 ATP, che lo ha visto spettatore dopo tanti anni da protagonista. “La classifica di fine anno mi ha sorpreso, soprattutto tenendo conto di come aveva iniziato Djokovic. Per questo, Murray merita ancor più credito non solo per il sorpasso, ma per essere riuscito a chiudere l'anno in vetta. Salire al numero 1 per una settimana è ben diverso che terminarci una stagione, quindi ho grande rispetto per quello che ha fatto”. 

UN POSSIBILE TESTA A TESTA
Pur tenendo conto dei tanti punti che Djokovic dovrà difendere da qui a metà stagione, Federer non esclude un possibile contro-sorpasso. “Mi aspetto che prima o poi Novak torni al numero 1. Nei prossimi mesi sarà difficile perché l'anno scorso dominava, quindi suppongo che Andy resti al comando per un po'. Ma poi dovremo vedere chi resterà senza infortuni. Credo che la seconda metà del 2017 sarà un testa a testa”. Tutto questo non esclude l'inserimento di qualche nome nuovo. Gli aspiranti numeri 1, tuttavia, dovranno ripercorrere le orme di Murray. E non sarà facile. “Chiunque voglia rompere il monopolio dovrà vincere un paio di Slam. Per il resto del gruppo sarà complicato battere Djokovic, bisognerà un po' reinventarsi. Andy ha dimostrato che è possibile”. Da parte sua, Federer non si è posto particolari obiettivi. Per adesso è contento di poter effettuare la trasferta australiana e magari “andare in profondità” nei tornei. La classifica non è più una priorità: tuttavia, se a fine gennaio potrebbe essere sceso ancora (deve difendere la semifinale del 2016), da febbraio in poi potrà soltanto guadagnare in virtù delle poche partite giocate quest'anno. Ma i suoi veri obiettivi, si sa, sono altri. Per esempio, tentare di vincere il 18esimo Slam. Sarebbe un'impresa eccezionale.

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