Marco Caldara
13 February 2018

Dodici anni dopo, sarà di nuovo Italia-Belgio

Sarà il Belgio l'avversaria dell'Italia nei play-off per tornare nel World Group I di Fed Cup. Si giocherà in Italia, sabato 21 e domenica 22 aprile. Elise Mertens fa paura, ma si tratta comunque di un sorteggio positivo, con una storia fatta di soli successi tricolori. In sette precedenti ha sempre vinto l'Italia, con la perla della finale del 2006 a Charleroi.
Nel giro di tre giorni è cambiato tutto. L’Italia di Fed Cup sembrava destinata ai play-out per non finire nei gruppi zonali, dove il nostro tricolore manca da oltre vent’anni, invece lo splendido week-end del PalaTricalle di Chieti ha riacceso il sogno World Group I. La strada resta complicata, ma le azzurre si sono guadagnate il diritto di provare a percorrerla, e l’urna di Londra ha deciso che il 21 e 22 aprile lo faranno in casa, contro il Belgio. Una sfida che fa volare immediatamente la memoria degli appassionati alla finale del 2006 a Charleroi: l’assenza di Kim Clijsters e l’infortunio di Justine Henin nel doppio decisivo regalarono a Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Mara Santangelo e Roberta Vinci il primo titolo in Fed Cup, che inaugurò il decennio d’oro del nostro tennis, terminato esattamente dieci anni dopo con la finale Pennetta-Vinci allo Us Open. Per le azzurre sarebbero arrivati altri tre successi mondiali, che hanno portato il nostro tennis in rosa sul tetto del globo. Proprio in virtù della famosa finale dello Spiroudome l’accoppiamento con la nazionale capitanata da Dominique Monami era l’unico che dava alle azzurre la certezza di giocare in Italia, e nel complesso è un sorteggio positivo. Magari la Bielorussia in casa sarebbe stata un’avversaria ancora migliore, ma poteva anche andare peggio, con la Svizzera di Bacsinszky e Bencic fra le possibili sfidanti. Quel che è certo è che la priorità delle azzurre era evitare una trasferta, e quindi il probabile obbligo di giocare sul veloce, superficie che piace alla Chiesa ma toglie un pizzico di pepe al tennis della Errani, che in Abruzzo ha mostrato di saper ancora essere determinante.
PERICOLO MERTENS, MA QUESTA ERRANI…
L’urna ha concesso alle azzurre l’atteso ruolo di “host nation”, e in Italia si giocherà sicuramente sulla terra battuta all’aperto, le condizioni ideali per esaltare le qualità della nostra numero uno. Il Belgio arriverà nello Stivale dopo la dolorosa trasferta in Francia, che le ha viste annusare la semifinale fino al terzo set del doppio, perso da Mertens/Flipkens contro Mladenovic/Hesse. Sono una buona squadra, che ha trovato in Elise Mertens un diamante da top-20, ma non sembrano così superiori rispetto alla Spagna battuta a Chieti. La semifinalista dell’ultimo Australian Open predilige i campi veloci, e sulla terra Sara Errani può farci partita, mentre come seconda singolarista devono schierare una fra la veterana Kirsten Flipkens e la 23enne Alison Van Uytvanck. Sono comunque superiori a tutte le potenziali numero due a disposizione di Tathiana Garbin, ma entrambe sono fuori dalle prime 70 del mondo. Non è esagerato pensare che la romagnola possa conquistare di nuovo due punti come successo la scorsa settimana, per poi tentare di strapparne uno con Chiesa, Paolini, o qualsiasi giocatrice dimostrerà nei prossimi due mesi di meritarsi il posto in nazionale. Insomma, magari l’Italia non sarà favorita, ma con un pizzico di ottimismo il World Group I sembra comunque alla portata: qualcosa di difficilissimo da immaginare solo qualche giorno fa. Ciò che conta, ora, è lavorare sulle singole e sul gruppo, per cementare uno spirito di squadra che a Chieti è stato fra le ragioni del successo. La storia della Fed Cup conta sette sfide fra Italia e Belgio, spalmate fra 1967 e 2006, e l’Italia le ha vinte tutte. È il momento ideale per confermare il trend positivo.
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