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Svizzera-Italia, fra incognite e ritorni

Il sorteggio dei World Group di Fed Cup 2019 sembra aver cancellato l’ipotesi di un gruppo unico a sedici squadre, che pareva praticamente ufficiale. Per ora l’Italia resta nel WG II e ripartirà dalla Svizzera, il 9 e 10 febbraio, col probabile ritorno della Giorgi e il dubbio Errani: allo stato attuale la sospensione scadrebbe l'8 febbraio, a 24 ore dalla sfida.
A quanto pare, almeno nel 2019, il format della Fed Cup non cambierà di una virgola. Un paio di mesi fa pareva praticamente ufficiale la nascita di una sorta di Coppa Davis al femminile, con sedici squadre in gara più la novità di una final four da giocare in casa di una delle quattro semifinaliste. La proposta doveva essere votata nell’Annual General Meeting dell’ITF, in programma a metà agosto a Orlando (Florida), ma il sorteggio tenuto questa mattina negli uffici londinesi della federazione internazionale pare aver cancellato – o rimandato – ogni potenziale modifica regolamentare. Non è una certezza, visto che l’ITF non ha comunicato di aver accantonato l’idea, ma il periodo del sorteggio fa venire più di un dubbio: perché, con tutte le squadre definite da mesi, compilare il tabellone a soli venti giorni da una potenziale riforma che potrebbe rimescolare tutto? In attesa di capirne di più, per il momento non c’è alcuna notizia della final four in sede unica, e i World Group sono ancora due e ben distinti. È una notizia che riguarda da vicino l’Italia: la sconfitta di aprile contro il Belgio nel play-off per il Gruppo Mondiale pareva di poco conto, invece costringerà le ragazze di Tathiana Garbin a giocare nel World Group II anche nella prossima stagione, partendo dal duello contro la Svizzera, in trasferta, sabato 9 e domenica 10 febbraio. In Coppa Davis Italia-Svizzera è diventata un classico, con ben tre confronti negli ultimi nove anni (solo Italia-Argentina è stata giocata così spesso), mentre in Fed Cup c’è un solo precedente, che risale addirittura a 41 anni fa. Era il 1977 sull’erba di Devonshire Park, a Eastbourne, quando nella fase di qualificazione per il World Group il team azzurro composto da Manuela Zoni, Daniela Marzano e Rosalba Vido si arrese per 2-1.
RITORNO GIORGI, DUBBI ERRANI
Alle azzurre non è andata benissimo: secondo il ranking ITF le elvetiche – che lo scorso anno persero all’esordio per 3-1 contro la Repubblica Ceca – erano le peggiori avversarie possibile, anche se al momento non stanno attraversando il miglior periodo degli ultimi anni. Hanno perso da poco una specialista del doppio come Martina Hingis, mentre Belinda Bencic non è ancora tornata ai livelli di un paio d’anni fa e Timea Bacsinszky è praticamente sparita, scivolando a suon di infortuni al numero 750 WTA. Tuttavia, alla sfida mancano oltre sei mesi, sufficienti per ribaltare completamente le carte in tavola. Quel che è certo è che in casa Italia il duello si presenta con un grande motivo interesse e anche un grande interrogativo. Il primo è relativo al reintegro in nazionale di Camila Giorgi: ammesso che non arrivino nuove spaccature da qui a febbraio, la trasferta in Svizzera segnerà il ritorno in nazionale della maceratese dopo tre anni esatti, grazie alla “pace” con la FIT della scorsa primavera. La perplessità, invece, riguarda Sara Errani ed è legata alla sospensione ricevuta dal TAS di Losanna per il famoso caso letrozolo. Se la situazione dovesse restare quella attuale (tutto è nelle mani del Tribunale Federale Svizzero, che può sospendere, retrodatare o anche cancellare la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport), la tennista romagnola potrà rientrare in campo solamente il prossimo 8 febbraio, curiosamente il giorno prima della sfida, e sempre in quella Svizzera che dal punto di vista giudiziario le ha regalato la più grande delusione della sua carriera.

WORLD GROUP
Repubblica Ceca – Romania
Belgio – Francia
Germania – Bieloruissia
Stati Uniti – Australia

WORLD GROUP II
Svizzera – Italia
Lettonia – Slovacchia
Giappone – Spagna
Olanda – Canada
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