QUEI PUNTICINI SILENZIOSI
È bastato adottare con più frequenza lo slice, allargare il campo, cercare gli angoli, e la partita è girata. Nessuno si è stupito quando Fognini ha raccolto quattro game di fila. L'ultimo punto del primo set è stato il simbolo del rovesciamento tattico: dopo qualche colpo, Fognini giocava uno slice radente che Gojowczyk non è riuscito a tirare su. Non a sufficienza, almeno. Nel secondo set, Fabio ha pensato più al risultato che al bel gioco. È stato concreto nel cancellare tre palle break a Gojowczyk, una nel primo game e due nel quinto. Quei punticini silenziosi, che magari non strappano l'applauso, sono stati fondamentali. Visto che le partite di "Fogna" si giocano su equilibri mentali sottilissimi, il pericolo di un cortocircuito è sempre dietro l'angolo. Andare sotto di un break, trovando complicazioni inattese, avrebbe potuto essere pericoloso. E così è stato importante fare gara di testa. Come spesso accade, servire sul 4-5 è complicato. Gojowczyk è salito 40-30, ma non ha sfruttato l'occasione e Fognini ha chiuso in bellezza, anzi, ha potuto “urlare contro il cielo” con un bel passante in corsa, di dritto. Fabio è dunque nei quarti, come non gli era mai successo. Il suo avversario sarà Rafael Nadal. Sulla terra lo ha battuto un paio di volte, nel 2015 (Rio de Janeiro e Barcellona), anche se le sconfitte sono dieci. Cinque anni fa, l'unico precedente al Foro Italico. Era il secondo turno, si giocò di notte, e Fognini scese in campo con un pizzico di timore reverenziale. Gli anni sono serviti a cancellare certe paure, ma resta una scalata durissima. Sfidare Nadal sulla terra battuta è come scalare l'Everest senza bombole d'ossigeno. La buona notizia, per Fabio, è che qualcuno ce l'ha fatta. Ed era pure italiano.
INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA - Ottavi di Finale
Fabio Fognini (ITA) b. Peter Gojowczyk (GER) 6-4 6-4