Sarà l'ultima a scendere in campo, nel pomeriggio italiano, contro Caroline Wozniacki. Eppure, la permanenza a Singapore di Elina Svitolina va avanti da parecchi giorni e le ha già riservato bei momenti. Giovedì scorso l'hanno portata allo zoo di Singapore: per lei, sincera amante degli animali, è stata un'esperienza straordinaria, condita da tante foto e una simpatica “conoscenza” con una famiglia di oranghi. “È stato molto bello incontrarli, un'esperienza fantastica – ha detto la Svitolina – inoltre mi è piaciuto parlare con i custodi dello zoo e scoprire come si prendono cura degli animali. Non avevo mai davvero pensato a quello che fanno per questi animali. Adesso ne sono consapevole e mi piacerebbe poter fare qualcosa del genere”. Elina si è presentata a Singapore da numero 4 del mondo e fa parte dell'infinita lista di giocatrici che aspirano a chiudere la stagione al numero 1 WTA. Attualmente ci sono troppe combinazioni per valutarle tutte: a Elina, tuttavia, “basterà” vincere il torneo oppure arrivare in finale da imbattuta per avere una chance. “Ma vi assicuro che non sto pensando al numero 1. Il mio obiettivo stagionale era qualificarmi per Singapore, nonché migliorare il mio tennis, vincere titoli importanti e giocare bene nei tornei del Grande Slam – ha detto – la prima posizione può arrivare più in là. In questo momento non avverto questo tipo di pressione. Non è certo l'ultima chance, sono giovane, ho tempo”. Il 2017 è stato strepitoso: si è aggiudicata cinque tornei, tra cui tre Premier Five (Dubai, Roma e Toronto), come non era mai successo prima. “Immaginando la mia carriera nel suo complesso, penso che il n.1 possa arrivare più in là. Avrei bisogno di giocare più tornei oppure impostare diversamente la programmazione. Per esempio, non ho giocato a Tokyo e Wuhan. Se avessi voluto diventare numero 1, avrei dovuto giocarli entrambi”.