Elias: "Ora sono un uomo maturo"

Dopo aver trionfato prima a Torino e settimana scorsa a Mestre, Elias è nei quarti di finale del Challenger Vicenza. Abbiamo intervistato il portoghese dopo il successo su Galovic...

Elias: "ora sono un uomo maturo"

di Massimo Calamuneri

 

Hai sconfitto Galovic e sei nei quarti del Challenger di Vicenza, com’è andato il match e che sensazioni hai avuto? Non eri partito benissimo…

Devo dire che dopo un inizio non brillante ho fatto un’ottima partita. Ho giocato senza fare errori e questa è stata la chiave. Sapevo che lui era molto temibile soprattutto al servizio, era un match molto importante per me e mi sento veramente soddisfatto. Ho giocato con costanza e senza sbavature.

 

Sei in grande forma, hai vinto otto match di fila e ti sei aggiudicato i Challenger di Mestre e Torino riuscendo ad entrare nei primi 100 in ranking. Cosa ha significato per te raggiungere questo traguardo?

La sensazione è fortissima, è stato incredibile, era il mio sogno e averlo realizzato mi dà grande forza. Devo dire però che posso fare meglio, che posso salire ancora di più perché in questo momento riesco a rimanere concentrato in ogni istante della gara. A livello personale è cambiato poco, nel senso che lavoro tanto come lavoravo tanto prima. Cambia il torneo è vero, ma per il mio tennis ci sono poche differenze.

 

A Mestre sei entrato come "alternates", come mai non hai tentato le quali al Roland Garros visto il tuo stato di forma?

Ci ho pensato a lungo ma alla fine ho scelto di non farle perché credo che l’importante sia consolidare il mio posto fra i primi 100 per poter giocare tornei Atp. Rinunciare a due Challenger dove sentivo di poter fare bene per tentare le quali al Roland Garros non era la cosa giusta da fare in questo momento.

 

Hai vinto il primo Challenger nel 2012, quattro anni fa, ma il salto nei primi 100 Atp lo hai fatto solo di recente. Su cosa hai lavorato in questi anni per salire di livello?

Secondo me a certi livelli l’esperienza è tutto. Prima commettevo molti errori nei momenti importanti di un incontro, oggi a 25 anni mi sento più maturo, più uomo, sono cresciuto tantissimo mentalmente ed è lì secondo me che ho fatto il vero salto.

 

Concluso il Challenger qui a Vicenza che tornei pensi di affrontare? Hai già pianificato una programmazione di massima?

Proprio ieri ho saputo che potrei giocare le Olimpiadi, vedremo; intanto farò due Challenger, a Prostejov e dopo a Praga. Il mio obiettivo è salire il più possibile nel ranking per cercare di giocare a livello Atp. Oggi sto giocando bene, con grande costanza, e voglio continuare a crescere mantenendo sempre alto il livello di concentrazione. Se ci riesco sento di poter giocare davvero contro i migliori al mondo.

 

C’è una qualche in canzone in particolare che ascolti prima di entrare in campo? Magari per cercare di caricarti…

Ascolto molti tipi di musica. Mi piace molto la musica house anche se per il momento ascolto spesso One Dance di Drake e Avicii. 

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