AMMISSIONE BASATA SUL NUMERO 1 DI OGNI PAESE
Accanto a lui, Chris Kermode gongolava. “Questo evento si adatta perfettamente alle nostre strategie di innovazione. Dopo lunghe discussioni con i giocatori, questo evento fornirà un ottimo modo per iniziare la stagione senza stravolgere la programmazione esistente. Inoltre mette in palio punti ATP e ha una chiara connessione con l'Australian Open. Grazie all'esperienza di Tennis Australia, sappiamo che sarà un grande successo sin dal primo anno”. Il format sarà abbastanza semplice: le 24 squadre saranno suddivise in sei gruppi da quattro, con le vincenti e le migliori due seconde ammesse ai quarti di finale a eliminazione diretta. Ogni squadra potrà avere fino a cinque giocatori, e il singolo incontro avrà esattamente la stessa formula della nuova Davis: due singolari e un doppio. I criteri di ammissione saranno semplicissimi: la selezione dei 24 team sarà stilata in base al ranking ATP del numero 1 di ciascun Paese. Al di là della propaganda, sembra interessante quello che succede dietro le quinte. Secondo quanto appreso dal Guardian, sembra che ATP e ITF stiano dialogando per arrivare a una fusione tra i due eventi. Non siamo “a buon punto", ma l'opzione è tenuta in considerazione. Martedì sera ci sarebbe stata una riunione informale, con un significativo avvicinamento tra le parti. “È certamente una possibilità, ma c'è un po' di lavoro da fare per arrivarci” avrebbe rivelato una persona presente alla riunione, ovviamente anonima. L'ostacolo principale è il fatto che l'ITF ha lasciato a Kosmos la gestione della Davis per 25 anni, quindi i negoziati andranno fatti con il difensore del Barcellona e non con la federazione internazionale.