EFFETTO OMBRELLO E VENTILAZIONE NATURALE
“Ci permetterà di offrire una programmazione giornalista affidabile e indipendente dalle condizioni meteorologiche. Con due stadi dotati di tetto retrattile, i possessori di un biglietto per lo Us Open sapranno di poter vedere del buon tennis anche con la pioggia” ha detto Katrina Adams. In questo momento, l'impianto è pronto al 95%. Il tetto sarà pronto entro fine giugno, mentre le varie strutture interne saranno realizzate nello stesso periodo. L'impianto sorge nell'area dove sorgevano il vecchio Armstrong e il Grandstand, demoliti dopo l'edizione 2017. Lo scorso anno fu eretto un Armstrong provvisorio, davvero brutto, con una capienza di circa 8.000 posti. Il nuovo impianto, invece, promette di essere una meraviglia dell'ingegneria. Intanto avrà una capienza superiore del 40% rispetto al vecchio stadio, con 7.400 posti accessibili agli spettatori dotati di biglietto “Ground”, mentre l'anello inferiore avrà posti dedicati. Sul piano della tecnologia, sarà il primo stadio tennistico con tetto retrattile che potrà contare su una ventilazione naturale. Saranno situati migliaia di pannelli di terracotta, inclinati e sovrapposti, alle estremità nord e sud. Fungeranno da enormi tapparelle, per evitare la penetrazione del sole e delle gocce di pioggia. Tuttavia, garantiranno l'ingresso di aria fresca e ventileranno i posti a sedere. In altre parole, il tetto avrà l'effetto di un “ombrello” e non della chiusura di una struttura. “È un edificio magnificio, penso che supererà di gran lunga le aspettative di tutti, giocatori, pubblico e sponsor” ha detto Zausner. Per dare l'idea della portata della costruzione, il nuovo Louis Armstrong avrà una capienza simile a quella dei due campi centrali del Roland Garros e dell'Australian, che hanno rispettivamente 14.820 e 14.979 spettatori. Uno spettacolo.