Riccardo Bisti
27 October 2018

Next Gen Finals: ecco i qualificati

Definito il campo di partecipazione del Masters Under 21, in programma alla Fiera di Rho dal 6 al 10 novembre. Guida Stefanos Tsitsipas, , mentre l'ultimo conquistare un posto è stato Jaume Munar. Ci sarà spazio per una wild card italiana, ma Gian Marco Moroni non giocherà per un problema alla schiena.

A dieci giorni dal via, le Next Gen ATP Finals conoscono i nomi dei primi sette partecipanti. Come è noto, anche quest'anno l'ultimo posto sarà per un tennista italiano, vincitore del torneo di qualificazione previsto dal 2 al 4 novembre allo Sporting Club di Basiglio. L'ultimo a strappare un posto per la Fiera di Rho è stato lo spagnolo Jaume Munar, emerso in volata sul francese Ugo Humbert. Vista l'assenza di Alexander Zverev (qualificato per le ATP Finals di Londra), il favorito – almeno in termini di classifica – sarà Stefanos Tsitsipas, autore di una stagione straordinaria e ormai stabile tra i top-15, al punto da aver sperato, per un attimo, di inserirsi anche nella corsa per Londra. Pochi giorni fa ha vinto il suo primo titolo ATP a Stoccolma, poi ha raggiunto le importanti finali a Barcellona e Toronto. Al Canadian Open, in particolare, ha battuto quattro top-10: Thiem, Djokovic, Zverev e Anderson. Lo scorso anno era a Milano, ma aveva fatto da riserva. Tra i partecipanti del 2017, invece, ci saranno Denis Shapovalov e Andrey Rublev (finalista). Il canadese ha avuto un'ottima stagione, in cui ha investito molto per migliorare sulla terra battuta. La semifinali a Madrid e Tokyo sono stati i risultati più significativi. Rublev ha visto la stagione bloccata da un infortunio, ma i risultati di inizio stagione sono stati sufficienti per qualificarsi (in particolare, la finale a Doha).

SPAZIO APPOSITO PER GLI ASCIUGAMANI
Tra i nomi nuovi, probabilmente il più atteso è Alex De Minaur
: fuori dai top-200 a inizio stagione, si è portato a ridosso dei primi 30 grazie a tanti ottimi risultati, tra cui le finali a Sydney e Washington. Buona rappresentanza per gli Stati Uniti: Frances Tiafoe ha vinto il suo primo torneo a Delray Beach, battendo gente come Del Potro, Chung e lo stesso Shapovalov. Si è confermato competitivo anche sulla terra battuta, raggiungendo la finale all'Estoril. Non si è parlato molto di Taylor Fritz, ma ha giocato una stagione “solida”, con un paio di semifinali (Houston e Chengdu) più gli ottavi a Indian Wells. Come detto, l'ultimo a qualificarsi è stato Jaume Munar, “protetto” di Rafael Nadal, giocatore solido e continuo. Il regolamento prevede una serie di innovazioni, in particolare al punteggio: ogni partita si giocherà al meglio dei cinque set, ma con i set ai 4 game ed eventuale tie-break sul 3-3. Non ci sarà il let e – soprattutto – sul 40-40 si giocherà il punto decisivo. Confermato il diffuso utilizzo della tecnologia: oltre a Hawk Eye Live (che sostituirà i giudici di linea), i tennisti potranno parlare in cuffia con i propri allenatori a ogni cambio di campo, oltre a poter consultare le statistiche via tablet. Due le novità: il palleggio di riscaldamento sarà ridotto da 5 a 4 minuti, mentre a bordocampo ci sarà un apposito spazio per mettere l'asciugamano: i giocatori dovranno prenderlo per conto proprio, senza coinvolgere i raccattapalle. Scelta intelligente, soprattutto dopo le polemiche per il brutto comportamento di Fernando Verdasco durante il torneo di Shenzhen.

QUALIFICAZIONI ITALIANE SENZA FAVORITI
Nel pomeriggio di venerdì sono state presentate anche le qualificazioni per i giocatori italiani. Si pensava che il seeding sarebbe stato guidato da Gian Marco Moroni, ma il romano ha rinunciato per un problema alla schiena. Al suo posto entra Luca Giacomini. Si tratta di un evento impronosticabile, con l'assenza di un vero favorito rispetto all'anno scorso, quando Matteo Berrettini sembrava avere la qualificazione in tasca, invece finì col perdere all'esordio. La novità è che allo Sporting di Basiglio stata preparata una superficie identica a quella del torneo principale, notevole miglioramento rispetto all'anno scorso, quando si giocò su un campo rapidissimo. Durante la conferenza stampa, il direttore dell'evento (che è anche presidente del Comitato FIT Lombardia) Sergio Palmieri ha detto che l'accordo per assegnare una wild card viene rinnovato annualmente con l'ATP. L'associazione teme che non possa esserci un giocatore sufficientemente competitivo, ma la discreta esperienza di Quinzi dello scorso anno ha convinto a ripetere il progetto. Ha poi aggiunto che a Milano ci saranno i direttori dei tornei di tutto il mondo, ai quali sarà sottoposto un questionario per fare un primo bilancio sulle novità regolamentari (in cui saranno coinvolti anche giocatori, spettatori, sponsor e TV: l'idea è capire che direzione prendere e quali regolamenti adottare o introdurre a partire dal 2020). La speranza – a parte lo shot clock, Hawk Eye Live e l'ultima novità sugli asciugamani – è che le sperimentazioni rimangano tali e che il punteggio non venga toccato. Ridurre i set e gli stessi game rischierebbe di snaturare l'essenza del tennis: si tratta di regole interessanti per un'esibizione (quali sono le Next Gen Finals), non certo per un torneo ufficiale.

NEXT GEN ATP FINALS - I QUALIFICATI
Stefanos Tsitsipas (Grecia)
Denis Shapovalov (Canada)
Alex De Minaur (Australia)
Frances Tiafoe (Stati Uniti)
Taylor Fritz (Stati Uniti)
Andrey Rublev (Russia)
Jaume Munar (Spagna)

NEXT GEN ATP FINALS - Qualificazioni Italia
Raul Brancaccio
Jacopo Berrettini
Andrea Pellegrino
Riccardo Balzerani
Giovanni Fonio
Liam Caruana
Enrico Dalla Valle
Luca Giacomini

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