“UN'IMPRESA TITANICA”
La vivacità organizzativa è poi proseguita negli anni successivi: prima l'AON Open Challenger ha vinto il premio come miglior Challenger al mondo, poi c'è stata la doppia organizzazione delle finali di Serie A1 (2014) e il primo turno di Fed Cup del 2015, una sfortunata sconfitta contro la Francia (match che segnò l'ultimo doppio Errani-Vinci, Olimpiadi escluse). “Era già un sogno riportare a Genova la Davis, poi a Chieti è successo qualcosa di inimmaginabile, con la vittoria sulla Spagna – ha detto Andrea Fossati, presidente del Comitato Regionale Ligue – allora abbiamo deciso di proporre alla FIT la doppia sfida. Abbiamo fatta squadra con Regione, Comune e Camera di Commercio. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza gli imprenditori di Mytennis”. Quest'ultima è la società che gestisce il centro di Valletta Cambiaso e organizza il torneo Challenger. Tra l'altro, lo scorso anno aveva conferito a Sergio Palmieri l'incarico di direttore del torneo. “Italia-Francia era già di per se un impegno economico e di risorse straordinariamente importante – ha detto Mauro Iguera di MyTennis - ma combinato con la Fed Cup diventa una impresa titanica. Sono certo che le aziende genovesi ci sosterranno e il pubblico risponderà con il tutto esaurito. Per gli appassionati di tennis e per Genova sarà un mese di aprile strabiliante”. Sul piano tecnico, come ha ricordato Tathiana Garbin in un'intervista con il Secolo XIX, è stata scelta la terra battuta in quanto superficie migliore per le azzurre e peggiore le belghe, la cui competitività gira attorno a Elise Mertens, mentre per il ruolo di seconda singolarista dovrebbe essere favorita Alison Van Uytvanck, già quartofinalista al Roland Garros. Ovviamente l'Italia punterà su Sara Errani, mentre sarà lo stato di forma del momento a stabilire chi giocherà come singolarista numero 2.