Redazione
19 January 2017

“Una questione mentale? Fate voi....”

Un Novak Djokovic piuttosto nervoso ha parlato dopo la sconfitta contro Denis Istomin. Ha dato grandi meriti al suo avversario, riconoscendo che avrebbe dovuto sfruttare le occasioni in avvio di quarto set. “Poi lui ha iniziato a giocare meglio e da lì in poi è stata una roulette. Non ho idea di quale sarà la mia programmazione".

Poco dopo la durissima sconfitta contro Denis Istomin, Novak Djokovic si è presentato in conferenza stampa. Il numero 2 del mondo ha sottolineato la grande prestazione del suo avversario e sostiene che la vittoria al Roland Garros non lo stia più condizionando. Ecco le frasi più significative del serbo.


“Tutto il merito a Denis per aver giocato in modo stupefacente. Ha meritato di vincere, è stato più bravo nei momenti decisivi. Ha fatto un passo in più, ha giocato aggressivo, ha servito bene e con grande precisione. Non c'era molto che potessi fare. Ovviamente non sono contento della mia prestazione. Però devo congratularmi con il mio avversario”.

“Nel terzo set sembrava che fossi finalmente a mio agio. Ho avuto una palla break in avvio di quarto, dove ho sbagliato un dritto facile. Sì, poi il match è girato. Forse avrebbe potuto succedere qualcosa sul finire del quarto set, però non ho avuto un'occasione vera e propria. Ogni volta che Denis aveva bisogno, ne usciva con un grande servizio o una grande giocata. Nei primi giochi del quarto set la partita è girata, è lì che avrei dovuto sfruttare le mie chance. Non l'ho fatto e lui ha iniziato a giocare meglio, a prendere sempre più fiducia. Da lì in poi, è stato un terno al lotto”.

“Ho iniziato la stagione molto bene. Anche in questo caso, si tratta pur sempre di una partita. In un dato giorno, si può perdere. Insomma, nulla è impossibile. Nel tabellone principale ci sono oltre 100 giocatori. Credo che la qualità del tennis cresca anno dopo anno. Ognuno diventa più professionale, sono tutti sempre più forti. Io che posso fare? Ho provato a fare del mio meglio fino all'ultima palla, ma non ha funzionato”.

“Non so se la vittoria al Roland Garros abbia influenzato la mia mentalità. Non è il momento di andare in profondità su queste cose. In questo momento, non ci ho riflettuto troppo. Ho iniziato una nuova stagione, come tutti gli altri. In un certo sento ho dimenticato quel successo. Non influisce in alcun modo, se è quello che mi state chiedendo”.

“Non credo che la ragione di questa sconfitta sia di origine fisica. Dopo quattro ore e mezza, non sembravamo particolarmente stanchi. Ovviamente quattro ore e mezza non sono facili da gestire per il corpo, ma non penso che abbiano condizionato né me né il mio avversario. E' successo quello che accade nel tennis: uno vince, uno perde. E' tutto quello che posso dire. Più mentale? Tirate pure le vostre conclusioni”.

“Cosa ho imparato da questa partita? Faccio la valigia e torno a casa. Le lezioni si apprendono ogni giorno, non soltanto quando si perde”.

“Se mi chiedete la mia programmazione vi capisco, ma anche voi dovete capire me. Non so che farò, davvero. In questo momento voglio soltanto andare a casa e passare del tempo con la mia famiglia. Questo è tutto”.

“Ovviamente fa male perdere al secondo turno, non ci sono abituato, soprattutto in Australia. Negli ultimi dieci anni ho vinto qui per sei volte. Questo campo è stato molto positivo per me, ci ho passato grandi momenti. Ovviamente sono deluso, ma lo devo accettare”.

“Vincerò il mio settimo titolo l'anno prossimo? Vedremo”.

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