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Djokovic, un passo indietro che preoccupa

Brutta sconfitta per Nole: all'esordio a Barcellona, si arrende in tre set a Martin Klizan. Troppo incostante, gli è fatale un break nel terzo set. “Adesso mi dovrò armare di pazienza e lavorare duro”. A seguirlo in tribuna c'era anche Pepe Imaz. Evitato il potenziale scontro con Nadal: in questo momento, forse, è meglio così.

Per qualche misteriosa ragione, i tornei ATP 500 sono una banca di risultati per Martin Klizan. Un paio d'anni fa, lo slovacco ne aveva vinti addirittura un paio, Rotterdam e Amburgo. Ha un buon rapporto anche con Barcellona, dove nel 2015 si spinse in semifinale. Si arrese a Kei Nishikori, che poi avrebbe vinto il torneo. Nel soleggiato pomeriggio catalano, ha ottenuto la vittoria più prestigiosa in carriera. Forse non la migliore, ma portare a casa lo scalpo di Novak Djokovic è sempre una bella sensazione. In una partita a tre facce, il punteggio finale recitava 6-2 1-6 6-3. Un Djokovic in grande difficoltà ha impiegato circa mezz'ora per entrare in partita, mostrando un netto passo indietro rispetto ai progressi visti a Monte Carlo. Perso il primo set, ha giocato un secondo a livelli accettabili, cedendo appena sette punti e ricordando quello che era successo nel Principato, con il connazionale Lajovic. Tuttavia, non ha saputo mantenere l'onda positiva nel terzo. Col suo tennis avvolgente, Klizan lo ha tenuto costantemente sotto pressione fino a intascare il break decisivo nell'ottavo game, a quindici. “Sono sicuro che tornerà su buoni livelli in poche settimane” ha detto lo slovacco, sempre sconfitto nei quattro precedenti. “Anche se si giocava su altre superfici. So quanto è difficile tornare dopo un infortunio, ci sto passando anch'io”. Alla vigilia del suo esordio, Djokovic aveva ripetuto gli stessi concetti espressi a Monte Carlo: se da un lato ha ammesso che il tennis non è l'unica priorità della sua vita, diceva che le condizioni generali sono in netto miglioramento e “se non mi sentissi preparato per giocare contro Nadal, non sarei qui”. Ma la sfida numero 51 non ci sarà, almeno in questo torneo.

NADAL PROSEGUE IMBATTUTO
A seguire Novak in tribuna c'era Pepe Imaz: in questo periodo di grandi cambiamenti, l'ex giocatore spagnolo è rimasto un punto di riferimento nel suo team. Per intenderci, i primi allenamenti con Maria Vajda si sono tenuti proprio a Marbella, dove ha base l'accademia di Imaz. Tra l'altro, il fratello minore di Novak, Marko, è entrato a pieno titolo nello staff. Curiosamente, Djokovic ha perso questa partita pur facendo più punti dell'avversario (65 a 63). “Non ho giocato al mio livello – ha spiegato – nel secondo set sono migliorato sensibilmente, però mi manca il ritmo. Continuerò a lottare: a partire da adesso dovrò armarmi di pazienza e lavorare duro per migliorare il mio rendimento”. Curiosamente, Djokovic non ha ancora vinto una partita a Barcellona: nella sua precedente apparizione, nel 2006, aveva perso al primo turno contro Daniel Gimeno Traver. “Spero di poter tornare in futuro, mi piace questo torneo – ha detto Nole – soprattutto perché si organizza in un circolo e in questo club si respira tennis. Basta guardare la gente”. Come detto, non ci sarà la sfida contro Nadal: forse è meglio così, visto che affrontare Rafa potrebbe essere dannoso per la sua autostima. Sul campo a lui intitolato, Nadal non ha avuto problemi contro Roberto Carballes Baena e ha prolungato la sua striscia vincente sul rosso a 38 set consecutivi, record dell'Era Open, staccando un primato che apparteneva a Guillermo Coria (ottenuto tra il 2003 e il 2004). Negli ottavi, se la vedrà con il connazionale Guillermo Garcia Lopez, che in precedenza aveva usufruito del forfait di Kei Nishikori. Quattro giorni dopo, dunque, non ci sarà nessuna replica della finale di Monte Carlo.

ATP 500 BARCELLONA – Secondo Turno
Martin Klizan (SVK) b. Novak Djokovic (SRB) 6-2 1-6 6-3
Rafael Nadal (SPA) b. Roberto Carballes Baena (SPA) 6-4 6-4

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