CHI E' IL FAVORITO PER MELBOURNE?
Nole ha attivato ogni unità anti-sismica nei primi game del terzo set, evitando pericolosi crolli, aspettando che testa e gambe tornassero a frullare come nella prima ora e mezza di gioco. Un buon Djokovic: magari non il “Mr. Intensità” dei momenti d'oro, ma un'ottima versione di sé. Sufficiente per battere un Murray non così splendente. D'altra parte, nessuno dei due aveva finalizzato la preparazione per arrivare al top il 7 gennaio. Anzi, la qualità dell'incontro è stata fin quasi sorprendente.
A parte le implicazioni emotive, decisive nel secondo set, Djokovic ha interpretato meglio la partita. In assenza di un reale contrasto di stili, le sfide Djokovic-Murray si decidono con i dettagli. E stavolta è stato Nole il più propositivo, il primo a dare un'impronta allo scambio con la soluzione lungolinea. E allora, nel complesso, è giusto che il break decisivo l'abbia firmato lui, al settimo game del terzo set. C'è stato un parziale di nove punti a zero che ha spezzato la partita e gli ha consentito di chiudere, con un dritto vincente, quando era ormai ora di cena e gli sceicchi avevano giusto voglia di consegnare il trofeo per poi gustarsi il buffet. Il primo titolo dell'anno, dunque, va a Novak Djokovic. E' il numero 67 della sua fiammante carriera e ha acceso la curiosità verso le quote dell'Australian Open. Ebbene,
i bookmakers non si sono voluti sbilanciare. In questo momento, Andy Murray e Novak Djokovic sono esattamente alla pari. La battaglia è appena ricominciata. Dal deserto del Qatar, si passerà alle rive soleggiate del fiume Yarra. E per gli altri sarà difficile inserirsi.
ATP 250 DOHA – Finale
Novak Djokovic (SRB) b. Andy Murray (GBR) 6-3 5-7 6-4