01 February 2015

Djokovic sull'ottovolante

Djokovic supera Murray 7-6 6-7 6-3 6-0 e vince il suo 8° Slam, 5° Australian Open. La partita è stata in perfetto equilibrio per 3 ore, poi Djokovic ha preso il volo...da Melbourne, ALESSANDRO TERZIANI

Djokovic sull'ottovolante

Da Melbourne, Alessandro Terziani - foto Getty Images

 

Agassi, Connors, Lendl, Perry, Rosewall. Non male la nuova compagnia di Novak Djokovic, quella dei vincitori di 8 Slam. Qualche gradino più in alto solo il Gotha del tennis: Federer 17, Nadal e Sampras 14, Emerson 12, Borg e Laver 11, Tilden 10. Il serbo è entrato nel ristretto club superando Andy Murray nella finale degli Australian Open, suo quinto titolo a Melbourne. Con la vittoria odierna Djokovic intasca anche 3.100.000 dollari australiani (circa 2.170.000 euro), la metà esatta è finita nel conto in banca dello scozzese. Mai come quest’anno Nole potrebbe ambire al Grande Slam. Non è ai livelli di quel fantastico 2011, quando  Federer gli negò la gioia in una fantastica semifinale a Parigi, ma la concorrenza sembra quest’anno meno agguerrita.

 

Quella di stasera è stata la quinta finale Slam che ha visto Djokovic contrapposto a Murray. Perfetta parità nelle precedenti: due vittorie a Melbourne per il serbo nel 2011 e 2013, due per lo scozzese a New York nel 2012 e Wimbledon nel 2013. 15-8 a favore di Djokovic il bilancio complessivo dei precedenti, con le ultime quattro sfide vinte dal serbo.

 

E’ stata una finale strana. Allo scoccare della terza ora il punteggio era in assoluta parità. Un set pari, 3 giochi pari e 30 pari. Un match equilibratissimo e dall’esito assolutamente imprevedibile. Poi, improvvisamente, nel giro di cinque minuti si è deciso l’incontro. Murray ha sprecato una palla break e nel gioco successivo, sotto 15-40, ha regalato il break con un doppio fallo. Lo scozzese, affaticato, è uscito completamente di scena. Djokovic ha cavalcato il momento e, dal 3-3, ha infilato addirittura nove giochi consecutivi  in soli 39 minuti.

 

Una finale, nelle prime tre ore, vibrante ma non bella. Servizi disinnescati dai due più grandi ribattitori in circolazione. Scambi molto lunghi che hanno esaltato soprattutto la fisicità dei due giocatori. Murray, più aggressivo del solito, ha comandato spesso gli scambi ma ha anche commesso più errori che vincenti.

 

Lo scozzese si può rammaricare per non aver sfruttato diverse chance nei primi tre set. Nel tie-break del primo set, dopo che i due giocatori si erano scambiati due break per parte, ha commesso due brutti errori sul 5-5 che hanno consegnato il set a Djokovic. Nel secondo set, poi vinto al tie-break, e nel terzo set, Murray si è fatto rimontare il vantaggio iniziale di un break.

 

Una finale che ci riconsegna un Murray altamente competitivo dopo la scorsa disastrosa stagione. Djokovic è già proiettato al Roland Garros, il suo Slam tabù. Se lo vincesse nessun traguardo potrebbe essergli precluso.

 

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Djokovic b. Murray 7-6 6-7 6-3 6-0

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