FUTURO INCERTO
“Sai che non puoi essere il giocatore e la persona di prima, allora devi continuare ad allenarti, evolvere, cercare di migliorare il tuo gioco. Negli ultimi due anni ho vissuto circostanze molto impegnative, ma non sono l'unico che vive certi momenti. Voglio dire, esistono infortuni ben più gravi. Insomma, non mi va di lamentarmi di quello che ho vissuto”. La verità è che oggi è una copia sbiadita del giocatore che ha sostanzialmente dominato il tour dal 2011 al 2016. La sensazione è che non sarà facile trovare una chiave per invertire completamente la tendenza. Nel 2010 ci furono un paio di episodi e situazioni che hanno cambiato in meglio la carriera. Ma era più giovane di otto anni e aveva parecchie responsabilità in meno. Più il tempo passa, più diventa difficile immaginarlo dominante come in passato. Si riprenderà, tornerà a vincere qualcosa, ma il Nole d'acciaio rischia di doversi declinare al passato. Nell'immediato, proverà a giocare il Masters 1000 di Monte Carlo, che per lui è un po' l'evento di casa. Ma non ne è sicuro. “Non so cosa attendermi, non mi aspetto niente. In questo periodo sto affrontando diverse sfide, sia nel mio gioco che nella salute. Vorrei capire il tutto e vedere cosa succede”. Insomma, le prossime sessioni di allenamento saranno decisive. “Io adoro il tennis – ha concluso, nel tentativo di lasciare un messaggio di speranza – ci sono molte persone che mi sostengono, specialmente qui. Li ringrazio per il loro sostegno. Purtroppo non sono al livello che si aspetterebbero. Ma va così, e la vita va avanti”. Tornando al Miami Open, la sconfitta di Djokovic fa un favore a Juan Martin Del Potro (vincitore su Haase nell'ultimo match di giornata), suo potenziale avversario negli ottavi e inevitabile favorito della parte bassa: adesso l'argentino sfiderà Nishikori, poi negli ottavi il vincente tra Krajinovic e, appunto, Benoit Paire.
ATP MASTERS 1000 MIAMI – Secondo Turno
Benoit Paire (FRA) b. Novak Djokovic (SRB) 6-3 6-4