BIG MATCH CONTRO DIMITROV
“In questo momento è tutto incentrato sul tennis, sul mio gioco. Sto lavorando per migliorare e salire di livello – ha proseguito Djokovic – la partita con Dimitrov, ovviamente, sarà una bella sfida per entrambi, soprattutto per me. In fondo, non ho giocato troppe partite negli ultimi dodici mesi”. Se escludiamo il match contro Cecchinato, gli ultimi due mesi di Djokovic parlano di una “curva” in costante salita. E Wimbledon, torneo già vinto tre volte, sarà un'ottima occasione per valutare il suo stato di forma. “Se vuoi vincere il torneo devi passare attraverso partite come questa – ha detto Dimitrov – che sia nei primi turni o nelle fasi finali, devi comunque battere i più forti. Novak ha giocato davvero un ottimo match, ne ho visto una parte. Sono qui per giocare, competere e trovare il mio miglior tennis”. Sotto 2-1 nel primo game, Djokovic ha trovato lo schema per fare male al suo avversario. Si è aperto il campo con un gran rovescio, e spesso ha infilato l'avversario con il dritto vincente, dall'altra parte. Con sette giochi consecutivi, ha messo in cassaforte una partita che lancia segnali più che incoraggianti. Va detto che Millman, dopo la finale giocata a Budapest (persa proprio contro Cecchinato) ha raccolto cinque sconfitte consecutive. Come detto, negli ottavi Nole se la vedrà con Dimitrov: il bulgaro ha avuto qualche problema per superare Damir Dzumhur, battuto soltanto 6-3 6-7 6-3. Per Grisha è la decima apparizione consecutiva al Queen's, ed è stato piuttosto efficace nel cancellare le palle break (ne ha annullate 6 su 8). “Sono contento del risultato – ha detto il bulgaro, non troppo soddisfatto della sua prestazione – avrei potuto fare alcune cose un po' meglio, ma è la mia prima partita sull'erba. Ero un po' arrugginito, ma nel complesso ho servito bene. Anche in risposta, ho reso nei momenti importanti. Sono segnali positivi”. I due si affronteranno giovedì.
ATP 500 QUEEN'S, IL TABELLONE