23 January 2015

Djokovic: "In Australia, sempre al massimo"

Le parole di Novak Djokovic che, dopo la facile vittoria sul russo Kuznetsov, si conferma l'uomo da battere ... di MONICA ZANELLI

Djokovic: "in australia, sempre al massimo"

Traduzione di Monica Zanelli - Foto Getty Images

 

- Molti giocatori sembrano soffrire per il caldo o gli infortuni, tu invece sembri molto tranquillo. Qual è il tuo segreto?

"L'allenamento" (sorride)

 

- Puoi allenarti?

"Non sto parlando solo dell'allenamento sul campo da tennis ma dell'essere professionista fuori dal campo. Comunque gli infortuni fanno parte dello sport, è qualcosa che accade anche se curi ogni singolo aspetto di te stesso e della tua carriera. Il tennis professionistico oggi richiede molto in termini di impegno dentro e fuori dal campo ma, come ho detto, gli infortuni capitano. Soprattutto ai tennisti che, giocando uno sport individuale, devono fronteggiare varie difficoltà dal punto di vista fisico e mentale: i viaggi, i fusi orario, le diverse superfici e condizioni di gioco. Tutto ciò ha un costo per il corpo".

 

- Ti ha sorpreso vedere Rafa così in difficoltà ieri sera?

"Ho guardato solo gli ultimi game del quinto set, non tutto il match. Lui sa meglio di chiunque altro come si è sentito. Da quello che ho visto ha meritato di vincere perché ha lottato come suo solito, ma ha trovato al di là della rete un avversario valido come Smyczek che non aveva niente da perdere. Non conosco la sua condizione fisica ma sicuramente non ci si aspettava di vederlo giocare quattro ore e mezza contro Smyczek. La gente si aspetta che lui e gli altri top player dominino la maggior parte dei match che giocano, soprattutto nei primi turni degli Slam, ma deve capire che anche gli avversari giocano altrettanto bene. Negli Slam c'è più motivazione. Dopo una lotta come quella di ieri bisogna solo complimentarsi con il migliore. Sono sicuro che Rafa si sia congratulato con Smyczek per il suo grande gesto di sportività nell'ultimo gioco. Penso che se ne dovrebbe parlare perché non è molto comune nello sport di oggi, dove i media enfatizzano generalmente le rivalità e l'approccio aggressivo ai match".

 

- Viktor (Troicki) ha parlato di quanto lo hai aiutato. Sei felice dei suoi risultati?

"Ha fatto un lavoro fantastico entrando nei top 50 e può fare ancora meglio, visto che gioca da solo sei mesi dopo un anno di assenza. Da amico sono fiero di lui. Sono felice di vederlo vincere e vedere che si sente bene in campo. Penso che Viktor sia un giocatore diverso rispetto a due anni fa, l'esperienza che ha avuto in qualche modo l'ha reso più forte e ha cambiato il suo approccio sul campo. A volte una pausa di alcuni mesi dal tennis, dal tipo di vita che conduci quotidianamente per molti anni, serve a darti un nuovo approccio alle cose. Gli auguro tutto il meglio".

 

- Dal 2007 hai perso solo due set nei tuoi primi due match qui. Come mai ti trovi così a tuo agio nei primi turni di questo torneo?

"Questo è lo Slam in cui ho vinto di più e il torneo in cui negli anni ho giocato il mio miglior tennis. Il motivo? Non penso ce ne sia solo uno. Probabilmente il fatto che mi piacciono le condizioni di gioco. Anche se negli ultimi due anni i campi sono diventati più veloci io amo sempre giocare qui. C'è energia positiva, la gente apprezza lo sport e ti fa sentire bene. Naturalmente siamo all'inizio dell'anno ed è il primo grande torneo per cui tutti arrivano freschi e motivati. Penso che questa sia la combinazione di elementi che mi permette di trovarmi particolarmente bene qui".

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