02 February 2015

Djokovic: "Da marito e padre ho un'energia nuova"

L'intervista a Novak Djokovic, che conquista il quinto Australian Open dopo una lunga battaglia con Murray ... di MONICA ZANELLI

Djokovic: "da marito e padre ho un'energia nuova"

Traduzione di Monica Zanelli - Foto Ray Giubilo 

 

- Parlaci del terzo set, dove nonostante l’infortunio hai conquistato 12 degli ultimi 13 game.

“Ci sono stati molti punti di svolta nel match. Come tutti avevano immaginato, è stata una grande battaglia. Entrambi sapevamo di avere le stesse possibilità di vincere. È stato molto simile alla finale del 2013, quando abbiamo giocato più di due ore i primi due set, oggi due ore e mezza. Entrambi abbiamo passato dei momenti difficili dal punto di vista fisico. Io ho avuto una crisi tra la fine del secondo set e l’inizio del terzo. Mi sentivo esausto e ho avevo bisogno di un po’ di tempo per ricaricarmi e ripartire. Ho cercato di essere un po’ più aggressivo venendo a rete, abbreviando i punti. Ho ottenuto un break molto importante sul due a zero per lui nel terzo set, che mi ha riportato mentalmente nel match. Noi cerchiamo sempre di sorprendere l’avversario con lunghi scambi e molta varietà nel gioco: spin, piatto, slice, dropshot. Penso che entrambi abbiamo mostrato tutto il nostro repertorio di colpi e spero che chi ha guardato la partita si sia divertito. Per quanto mi riguarda è stato davvero molto faticoso e sono felice di averci creduto per tutto il match. Ho salvato alcune palle break sul tre pari nel terzo set e sono riuscito a fare il break e a vincere il set, dopo di che ho sentito che era il mio momento e ho cercato di approfittarne”.

 

- Cosa significa questo quinto titolo in questo momento della tua carriera?

“Penso che abbia un significato più profondo e un valore maggiore nella mia vita ora perché sono un padre e un marito. È il primo Slam che vinco da padre e marito e ne sono fiero. Sposarmi e avere un figlio negli ultimi sei mesi  mi ha dato una nuova energia, qualcosa che non avevo mai provato prima. Tutto nella mia vita sta andando nella direzione giusta e sono grato per questo, per cui cerco di vivere questi momenti con tutto il mio cuore”.

 

- Cinque Australian Open sono tanti. Ne baratteresti uno o due per vincere a Parigi?

“Ah, non chiedermelo qui per favore (sorride). Credo fermamente che nella vita tutto accada per una ragione. Cerco di non sprecare tempo pensando ai “se”. Per un qualche motivo gioco molto bene qui e ho vinto cinque titoli, mentre non ho ancora vinto il French Open. Continuerò a lavorare e a credere di poter riuscire a conquistarne almeno uno prima della fine della mia carriera”.

 

- In cosa consiste la tua forza mentale?

“In questi match la forza mentale gioca probabilmente il ruolo maggiore. Per vincere devi trovare delle risorse interiori, mentali, fisiche ed emotive, soprattutto quando sei in svantaggio nella finale e stai giocando con un top player. Ci sono molte cose che possono influenzare il tuo modo di pensare. Non si può essere sempre concentrati al 100% per tre ore e mezza, ma è importante continuare perché puoi cadere molte volte ma è la forza mentale che ti permette di andare avanti”.

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