NOLE SEMPRE PIÙ SODDISFATTO
Il primo set è stato avaro di emozioni e all’insegna degli errori non forzati. Delle due ore e mezza totali, una buona mezz’ora si è concentrata nei primi tre game. Il secondo e il terzo, in particolare, hanno vissuto ben 42 punti. Con sei palle break non concretizzate, quattro da Djokovic e due da Verdasco. Da lì in poi, Nole ritrova quel minimo di concentrazione e piglio per poter indirizzare il match in suo favore. Il break al quarto gioco, con due paurosi vincenti accompagnati da altrettanti errori grossolani di Verdasco, gli spianano la strada per il primo set. Lo spagnolo è nervoso. Impreca con se stesso, con il coach in tribuna. Eccede spesso nel turpiloquio. Ma la partita sembra scivolargli via. Nole gli strappa subito il servizio in apertura di secondo. Ne arriva un secondo, dopo una pausa di riflessione che aveva permesso a Verdasco di pareggiare i conti. E chiude il parziale dopo aver servito sul 5 a 4, incurante del medical time out richiesto da Verdasco, alle prese con le vesciche al piede sinistro. Il terzo scorre via ancora più facilmente: Nole infila due break e chiude al primo matchpoint. A fine partita, anche le sue parole sembrano trasmettere la ritrovata fiducia: “Sto solo prendendo una partita alla volta: considerando che ho giocato quasi quattro ore nella mia ultima partita, oggi mi sentivo abbastanza bene fisicamente. Non ho avuto problemi soprattutto nei lunghi scambi. Per ora è tutto positivo e sono stato molto contento della prestazione generale, soprattutto nel terzo set". E in uno Slam dove i riflettori paiono puntati su Nadal, Thiem e Zverev, Nole è forse quello che se lo sta giocando nella maniera migliore. Occhio.
ROLAND GARROS UOMINI, Ottavi di Finale
Novak Djokovic (SRB) b. Fernando Verdasco (SPA) 6-3 6-4 6-2