DENTRO CILIC, REMOTA SPERANZA CORIC
In verità, il miglioramento dei giorni scorsi gli aveva fatto sperare di poter giocare a Londra, magari in condizioni accettabili. Tuttavia, il medico sportivo che lo sta seguendo in questa fase (Jorge Batista, già consulente del Boca Juniors) lo ha invitato alla prudenza. Meglio ingoiare il rospo e iniziare a preparare il 2019. Il resto dello staff, a partire da coach Sebastian Prieto, ha accettato all'unanimità la linea prudenziale. Del Potro aveva conquistato il pass per Londra lo scorso 2 ottobre, peraltro dopo aver artigliato il numero 3 ATP. Ci riproverà l'anno prossimo, senza dover passare sotto i ferri: tutto sommato, poteva andare peggio. Il ritiro dell'argentino accende la lotta agli ultimi posti per Londra: il primo a trarne beneficio è Marin Cilic, la cui qualificazione diventa matematica. Il croato si aggiunge a Nadal, Djokovic, Federer, Zverev e Anderson. Restano due posti e sono in ballo quattro giocatori. Salvo miracoli, tuttavia, la lotta dovrebbe limitarsi a Dominic Thiem, Kei Nishikori e John Isner. In particolare, gli ultimi due saranno protagonisti di una battaglia a distanza a Parigi Bercy. Si trovano dalle parti opposte del tabellone, quindi potrebbero affrontarsi soltanto in finale. Nishikori ha 145 punti di vantaggio: per scavalcarlo, Isner deve arrivare almeno in semifinale e sperare che il giapponese non faccia altrettanto, oppure arrivare nei quarti e sperare che Mannarino faccia lo sgambetto a Nishikori. Il forfait di Del Potro ha poi aperto un piccolo spiraglio per Borna Coric. Ma avrebbe bisogno di un miracolo: vincere il torneo e sperare che Nishikori perda prima dei quarti, e Isner prima delle semifinali. Scenario improbabile, ma non ripudiato dalla matematica.