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Del Potro a caccia di coach. E se fosse Sampras?

Tramontate le opzioni Roddick e Kuerten, resta in piedi la possibilità che Pete Sampras dia una mano a Juan Martin Del Potro. “Pistol Pete” era stato menzionato qualche giorno fa dallo stesso Delpo. “Adesso non penso alla Davis, ma ai tornei sul rosso e alla classifica” dice l'argentino.

Da quando è tornato a giocare, dopo le infinite vicissitudini fisiche, Juan Martin Del Potro non ha ancora assunto un allenatore. Il suo ultimo coach fisso rimane Franco Davin, con il quale ha smesso di lavorare nell'estate 2015, quando era ancora fermo ai box per l'ennesima operazione al polso. Negli ultimi tornei, al suo angolo c'era il capitano di Coppa Davis Daniel Orsanic (che peraltro si è recentemente tatuato un'enorme Insalatiera sulla schiena), ma solo perché la federtennis argentina non ha voluto lasciare solo il suo miglior giocatore. “Però non è il mio coach, al di là del fatto che abbiamo un ottimo rapporto” ha detto Del Potro. che tornerà a giocare la prossima settimana al torneo dell'Estoril. Sembra che l'argentino abbia intenzione di assecondare la moda dei super-coach, ovvero una vecchia gloria che si ricicla nel ruolo di tecnico, magari senza grande esperienza. Nei giorni scorsi, a margine della presentazione di un nuovo sponsor, Del Potro ha fatto alcuni nomi davvero suggestivi. In precedenza si era fatto il nome di Andy Roddick (“Abbiamo parlato, non mi ha offerto di allenarlo, ma se avesse bisogno di essere seguito per un breve periodo, per me non ci sarebbe nessun problema” aveva detto l'americano), mentre Delpo ha sorpreso citando un paio di ex numeri 1: Gustavo Kuerten e Pete Sampras.

NIENTE GUGA, PERO' SAMPRAS...
“Non escludo che uno tra Guga Kuerten e Pete Sampras possa accompagnarmi in qualcuno dei prossimi tornei” aveva detto Del Potro, aggiungendo che i suoi prossimi impegni saranno Estoril, Madrid, Roma e Parigi. “Giocare sulla terra non è semplice, però voglio sporcarmi i calzini”. Parlando della Davis, ha detto che l'obiettivo è stato raggiunto e che adesso ha fissato altri traguardi. “Non so quando tornerò a giocarla, adesso ci sono altre sfide, come i tornei su terra e il ranking ATP”. Insomma, non è detto che a settembre lo vedremo giocare il delicato spareggio contro il Kazakhstan. Ma adesso è tempo di tornei individuali: ed è certo che non sarà Kuerten a sedersi sulla panchina dell'argentino. L'offerta c'è stata, ma Guga non l'accetterà. “Mi piacerebbe aiutare Del Potro perché è un giocatore capace di salire al numero, ma in questo momento ho tanti impegni, in particolare la Escuelita Guga, un progetto che vuole trasformare il tennis in Brasile. Il tempo che mi rimane lo dedico alla famiglia, in modo da seguire la crescita dei miei figli”. Tramontata l'ipotesi Guga, mai sbocciata quella Roddick, resterebbe Pete Sampras. Chissà che il mitico Pistol Pete, vincitore di 14 Slam, sia davvero il nome a sorpresa nelle prossime settimane. Da quando si è ritirato è uscito dalle scene, salvo ricomparire in qualche esibizione e ospitata. Di recente aveva annunciato un'esibizione con Tim Henman in un evento a White Sulphur Springs, in West Virginia, a inizio giugno, ma il suo posto è stato preso da Andy Roddick. Che sia un indizio sulle intenzioni di Pete?

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