Dal cilindro ceco spunta Marketa Vondrousova

Ancora giovani in evidenza: a Biel, prima finale WTA per la giovanissima Marketa Vondrousova, classe 1999. In due giorni ha fatto fuori Krystina Pliskova e Barbora Strycova, mostrando qualità davvero notevoli. E nel prossimo weekend giocherà la semifinale di Fed Cup. Per aggiudicarsi il titolo, dovrà superare Anett Kontaveit.

La sua convocazione per le semifinali di Fed Cup era passata quasi inosservata. Si pensava che Petr Pala fosse stato costretto a chiamarla...per fare numero. Invece, con il super-torneo a Biel, Marketa Vondrousova si propone come possibile stella (l'ennesima!) di un tennis ceco che sforna campionesse a gettito continuo. Nella località svizzera (Biel per chi parla tedesco, Bienne per i francofoni) ha fatto fuori due connazionali: prima Krystina Pliskova (che ritroverà tra qualche giorno a Saddlebrook, per il match contro gli Stati Uniti), poi – e questa è una notizia – Barbora Strycova. A suon di risultati, anche Barbora è diventata una big del tennis nazionale. Ma nel match di oggi non c'è stato nulla da fare: nonostante un break di vantaggio nel primo set, la Strycova si è arresa 7-6 6-2. Per la Vondrousova sarà la prima finale in carriera: per sollevare il trofeo, dovrà battere l'estone Anett Kontaveit, brava a superare Aliaksandra Sasnovich (altra imminente protagonista in Fed Cup) al termine di un match durissimo, chiuso con il punteggio di 6-4 4-6 7-5. “E' davvero incredibile, non me lo aspettavo – ha detto la Vondrousova – però ho giocato un gran tennis, sono rimasta concentrata su ogni punto...e ce l'ho fatta!”. Prosegue il gran momento delle giovani: una settimana fa, a Charleston si sono giocare il titolo le teenagers Kasatkina e Ostapenko, mentre a Biel l'età media delle semifinalista era di 23 anni. E tra loro c'era anche la 31enne Strycova....“Non credevo che avrei potuto giocare così bene – ha continuato la Vondrousova – con Barbora non ci conosciamo granché, allora mi sono concentrata solo sul mio tennis. Ora sono un po' stanca, ma sono stata in grado di mantenere la concentrazione. Ho provato ad attaccare, non volevo giocare scambi troppo lunghi perché mi sentivo un po' stanca. E' andata bene”.

STA NASCENDO UNA STELLA?
​Marketa ha avuto una brillante carriera junior, vincendo due Slam in doppio e cogliendo due semifinali in singolare. Essendo mancina, si può già azzardare qualche paragone con Kvitova e Safarova. Meno potente della prima, non ancora esplosiva come la seconda, sul lungo termine potrebbe rappresentare un buon mix di due campionesse che hanno dato tanto al Paese, non soltanto in Fed Cup. Sotto 5-2 nel primo set, ha cancellato un setpoint sul 5-6 grazie a un ottimo servizio mancino, poi ha giocato sempre meglio fino a dominare il secondo set. Alla fine, il tabellino parlerà di 22 colpi vincenti e appena 13 errori. Dopo aver saltato mezzo 2016 a causa di un infortunio, Marketa aveva già raccolto quattro finali nel circuito ITF 2017, segno che i tornei giovanili (a cui potrebbe ancora partecipare) non la riguardano più. In una finale tra esordienti, pescherà la Kontaveit, anche lei molto forte da junior (è stata finalista allo Us Open 2012). Tornata tra le top-100 grazie al terzo turno a Miami, la estone ha recuperato per due volte un break di svantaggio nel terzo set, mostrandosi molto forte sul piano mentale. Dopo 224 punti, di cui 114 intascati dalla Kontaveit, la baby-finale di Biel si è scritta. Forse sta nascendo una stella. Il più contento di tutti sarà Petr Pala: con una Vondrousova così, chissà che la sua rabberciata nazionale non riesca e prolungare la striscia vincente in Fed Cup. L'ultima sconfitta, pensate un po', risale all'aprile 2013, a Palermo, contro l'Italia di Sara Errani e Roberta Vinci. Davvero altri tempi.

WTA BIEL – Semifinali
​Marketa Vondrousova (CZE) b. Barbora Strycova (CZE) 7-6 6-2
Anett Kontaveit (EST) b. Aliaksandra Sasnovich (BLR) 6-4 4-6 7-5

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