Da Roma le parole di Djokovic, Federer, Murray, Vinci e Azarenka

Giornata domenicale degli Internazionali BNL d'Italia dedicata alle conferenze stampa dei big. Di fronte ai giornalisti hanno parlato i favoriti del tabellone principale al maschile e al femminile, in attesa dei finalisti di Madrid... da Roma

Da roma le parole di djokovic, federer, murray, vinci e azarenka

da Roma - foto Getty Images

La giornata di oggi non vedeva in campo tennisti di grande fama agli Internazionali BNL d'Italia, ma i "big" che sono già a Roma si sono presentati in conferenza stampa per parlare del torneo che sta per cominciare. In attesa ancora di Nadal, Sharapova e Serena Williams ancora impegnati a Madrid, hanno parlato oggi ai giornalisti i primi tre giocatori del mondo la maschile, e la n°3 al femminile, oltre che l'azzurra Roberta Vinci.

Novak Djokovic: "Mi sono allenato duramente in questi giorni, anche perchè tra Montecarlo e Madrid ero stato molto poco in campo ad allenarmi. La caviglia non mi da fastidio, e fisicamente mi sento meglio. Amo il tifo della gente qui a Roma, anche oggi erano tantissimi i bambini che urlavano il mio nome mentre mi allenavo, qui mi sento come a casa. I fischi di Madrid? Sono un professionista, e devo far divertire il pubblico. Ho un ottimo rapporto con la Spagna, non ho mai avuto problemi lì e sto già dimenticando quello che è successo, dico però che rispetto le scelte del pubblico, anche se mi hanno trattato male senza alcuna ragione".

Roger Federer: "La superficie più semplice alla quale adattarsi è il cemento. Adattarsi invece alla terra e all'erba è sicuramente più complicato. Il doppio? Si l'ho giocato un paio di anni fa qui, ma ora non considero più l'idea di giocarlo, preferisco continuare a lavorare solo sul singolo. Adesso l'obiettivo non è prepararmi per il Roland Garros, ma cercare di vincere il torneo di Roma. Spero sia un vantaggio nelle prossime settimane per me essermi preso delle settimane di vacanza tra Indian Wells e Madrid, potrei essere più riposato fisicamente e mentalmente. Cosa ne penso dell'omosessualità nel tennis? Non penso sia un problema, non saprei se c'è qualche gay oppure no, non ho sentito nulla a riguardo. Viaggiare su aerei privati? Per me è un grande vantaggio, soprattutto avendo la famiglia dietro. Sono più rilassato, con flessibilità, e penso che mi aiuti a stare meglio e a pianificare meglio il mio tempo. Alcuni viaggi su voli di linea possono stancare parecchio, e ci possono essere inconvenienti come perdere l'aereo oppure perdere i bagagli. Una volta sul mio aereo ho dato un passaggio a Nadal, credo fosse tra il Canada e Cincinnati".

Andy Murray: "La scorsa settimana non è stata una brutta settimana per me, ho giocato abbastanza bene e ho avuto molte chance di andare avanti. L'unica cosa che posso recriminarmi è che non ho giocato bene i punti importanti, se miglioro in quello potrò fare meglio qui a Roma. Le condizioni tra Madrid e qui sono molte diverse, in Spagna la palla volava molto, qui no, bisogna adattarsi e mi ci vorrà qualche giorno. Cosa ne penso dell'omosessualità nel tennis? Ci sono sicuramente dei giocatori gay nel circuito, ma penso che gli altri giocatori non abbiano nessun problema ad accettare questo fatto. Il viaggio nel jet privato con Tsonga tra Madrid e Roma? Era la prima volta per me. A volte è importante viaggiare con velocità e comodità per avere il tempo di riposare. Federer, Nadal e Djokovic lo fanno, e io mi ricordo di una volta che ho finito di giocare un match contro Del Potro a Las Vegas la sera tardi e la mattina dopo mi dovevo svegliare alle 6 per prendere l'aereo. Serve comodità per stare bene fisicamente. Si, è un pochino costoso e di lusso, ma è anche necessario. C'è una compagnia usata da molti atleti. Tsonga ha viaggiato con me, e per sdebitarsi mi ha offerto la cena l'altra sera".

Roberta Vinci: "La spalla sta molto meglio dopo una settimane di cure e di recupero. Non sono ancora al 100%, ma mi sento sulla strada giusta. La condizione può arrivare piano piano giocando le partite. Il tabellone è molto duro, avrò al primo turno la Vesnina con cui ho già perso. Ci conosciamo bene, sono carica e pronta per cercare di vincere. A Roma c'è sempre quel pizzico di voglia in più di fare meglio. Il mio salto di qualità a livello fisico? L'ho fatto quando ho cominciato a lavorare con il mio attuale preparatore atletico. L'aver visto crescere la Errani mi ha spronato a far meglio. Qui a Roma in singolare ho pochi bei ricordi, in doppio invece ricordo con grande gioia la vittoria del torneo dello scorso anno, è stato bellissimo. C'è molta pressione nel giocare in casa, c'è la voglia di dimostrare tanto alle persone che ti vengono a vedere, e ti innervosisci. Speriamo questo sia l'anno buono per far bene".

Victoria Azarenka: "Ho bisogno di un paio di giorni per abituarmi alle differenti condizioni tra Madrid e Roma. Non sto giocando al mio meglio e voglio essere pronta per il Roland Garros".

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