Da Nastase a Murray, l'Italia che batte i n. 1

Ripercorriamo la breve vicenda dei successi azzurri contro un numero 1 ATP: il primo fu Corrado Barazzutti, poi arrivò la doppietta di Adriano Panatta su Jimmy Connors. Nel nuovo millennio ci sono stati i successi di Gianluca Pozzi e Filippo Volandri. E non perdemmo mai prima della semifinale...

Battendo Andy Murray al Foro Italico, Fabio Fognini ha ossigenato una storia che si era fermata dieci anni fa, quando Filippo Volandri firmò l'ultimo successo di un tennista italiano contro un numero 1 ATP. E' la sesta impresa di questa portata: ad oggi, l'unico a riuscirci per due volte è stato Adriano Panatta grazie ai successi su Jimmy Connors negli anni 70. Ma andiamo con ordine. La prima impresa risale al 1974: a firmarla fu Corrado Barazzutti: sulla terra battuta di Monaco di Baviera battè Ilie Nastase, primo numero 1 nella storia dell'ATP. Corrado riprese per i capelli un match quasi perso, poi pagò la fatica nella semifinale contro Francois Jauffret, che gli lasciò appena tre game (peraltro in un match al meglio dei cinque set). Dopo di lui c'è stato Adriano Panatta: la prima impresa vale di più, poiché giunta in un torneo molto importante, peraltro in finale. Adriano è ricordato per il suo magico 1976, ma l'anno prima colse una strepitosa vittoria alla Kungliga Tennishallen di Stoccolma, dove si giocava il torneo che oggi - dopo vie lunghe e tortuose, oggi inutili da ripercorrere - è diventato Shanghai. In finale batté il n.1 Jimmy Connors, peraltro dopo aver superato Arthur Ashe nei quarti e il neozelandese Onny Parun in semifinale. Quel 7-5 al terzo è una delle cinque migliori prestazioni mai offerte da Panatta.

23 ANNI DI ATTESA, POI ARRIVA POZZI
​Adriano si sarebbe ripetuto un anno e mezzo dopo, al torneo WCT di Houston. Connors fu fatto secco al primo turno, poi sarebbe arrivata la vittoria finale. Nei quarti rimontò un set di svantaggio al 42enne (!) Ken Rosewall prima di superare Eddie Dibbs in semifinale e Vitas Gerulaitis in finale. Avremmo dovuto aspettare ben 23 anni per festeggiare un successo azzurro contro un numero 1, peraltro a causa di un ritiro. Nella sua miglior stagione, a 35 anni di età, Gianluca Pozzi pescò Andre Agassi negli ottavi del Queen's e appofittò di uno stop di Andre a metà del secondo set. Il barese avrebbe legittimato il successo battendo il rampante Marat Safin nei quarti prima di perdere da Lleyton Hewitt. Poche settimane dopo, avrebbe raggiunto gli ottavi a Wimbledon. L'ultimo successo è storia (più o meno) recente. Giocando la "partita perfetta", Filippo Volandri tenne a distanza Roger Federer al Foro Italico, nel 2007. Era in forma strepitosa, perché in quel torneo mise in fila anche Richard Gasquet e Tomas Berdych. E pazienza se Federer era un po' in disarmo, prossimo al divorzio tecnico con Tony Roche. L'avventura si bloccò in semifinale contro Fernando Gonzalez, forse anche a causa di un po' di emozione. Oggi, grazie a Fabio Fognini, la storia si ripete. Non ditelo a Fabio, ma ogni volta che un azzurro ha superato un numero 1 ATP ha raggiunto almeno la semifinale....

L'ITALIA CHE BATTE I NUMERI 1 ATP
Monaco di Baviera 1974: Corrado Barazzutti b. Ilie Nastase 3-6 7-6 6-1
Stoccolma 1975: Adriano Panatta b. Jimmy Connors 4-6 6-3 7-5
Houston 1977: Adriano Panatta b. Jimmy Connors 6-1 7-5
Queen's 2000: Gianluca Pozzi b. Andre Agassi 4-6 3-2 rit.
Roma 2007: Filippo Volandri b. Roger Federer 6-3 6-4
Roma 2017: Fabio Fognini b. Andy Murray 6-2 6-4

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