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Redazione
25 July 2017

Cortina perde Giannessi, bene (i due) Berrettini

Reduce dal più importante risultato in carriera, lo spezzino numero 84 del mondo non riesce ad adattarsi in tempo alle condizioni di gioco in altura, cedendo in tre set allo spagnolo Martinez. L’adattamento riesce invece a Matteo Berrettini, fresco di titolo a San Benedetto. Batte Marcora in tre set e sfiderà Marcel Granollers. Attira l’attenzione anche per il fratello Jacopo: perde ma piace.
Non dev’essere facile passare nel giro di quattro giorni dal caldo di Umag, in riva al Mar Adriatico, al fresco di Cortina d’Ampezzo, a oltre 1200 metri sul livello del mare. Il cambio di condizioni richiede un periodo di adattamento che Alessandro Giannessi non ha avuto, trovandosi costretto a salutare in anticipo la quarta edizione degli Internazionali di Tennis di Cortina, da quest’anno promossi a 64.000 euro di montepremi. Lo spezzino, fresco di best ranking al numero 84 ATP dopo la sua prima semifinale nel circuito maggiore, era la prima testa di serie dell’appuntamento in scena al Country Club della “perla delle Dolomiti”, ma è andato al tappeto all’esordio contro lo spagnolo Pedro Martinez, giovane classe 1997 che si è fatto le ossa nei Futures, raggiungendo la top-300, e ora è pronto a lanciarsi a livello Challenger. La sua terza esperienza stagionale è stata un successone, dopo il laborioso 5-7 6-4 6-4 che gli ha consegnato la prima vittoria in carriera contro un top-100, dando un’ulteriore mazzata a un’Italia già colpita da altre sette eliminazioni, e capace di portare al secondo turno appena tre rappresentanti, due dei quali over-30. Uno è Matteo Viola, ultimo ammesso di diritto nel tabellone principale, capace di regolare per 6-4 7-5 il croato di Milano Viktor Galovic, grande protagonista a livello Challenger nelle ultime settimane, con la vittoria sul cemento di Recanati seguita dalla finale nel ricco appuntamento di Braunschweig. L’altro, invece, è Andrea Arnaboldi, semifinalista a Cortina nel 2015 e passato con grande facilità su Goncalo Oliveira, portoghese che gira per l’Europa in camper insieme al padre, col sogno top-100, e la scorsa settimana ha sfiorato la finale nell’appuntamento polacco di Poznan, cogliendo un’insperata vittoria contro Jerzy Janowicz.
LE PROSPETTIVE DEI BERRETTINI
A dare un po’ di ossigeno all’Italia ci ha pensato Matteo Berrettini, il giovane azzurro più in vista nell’ultimo periodo, sempre in crescendo dall’inizio della stagione e super candidato per soffiare ai connazionali la wild card per le NextGen ATP Finals di novembre. Il ventunenne romano è arrivato in Veneto in una situazione addirittura peggiore rispetto a quella di Giannessi, visto che solo domenica sera l’allievo di Vincenzo Santopadre era in campo nella finale del Challenger di San Benedetto del Tronto, conquistato battendo due top-100. Anche per lui l’esordio è stato tutt’altro che semplice, ma rispetto a Giannessi è andato all’opposto: ha ceduto il primo set a Roberto Marcora, che dopo il lungo stop per un infortunio alla spalla sta pian piano recuperando un livello di gioco interessante, poi ha aggiustato i colpi, sfruttato l’altura per rendere ancora più incisivo il suo servizio, e ha chiuso 3-6 6-3 6-4, senza più concedere l’ombra di una palla-break. Un successo importante che gli consegna un secondo turno da urlo contro Marcel Granollers, la vera stella del torneo, con quattro titoli ATP nel palmarès e un best ranking di numero 19. Anche il 31enne catalano ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie, superando per 6-0 6-7 7-6 l’argentino Paz. Nel bilancio dell’Italia pesano le sconfitte di Salvatore Caruso e Federico Gaio, rispettivamente sesta e settima testa di serie, usciti di scena insieme a Matteo Donati, Andrea Vavassori, Riccardo Balzerani e Jacopo Berrettini, fratello di Matteo. Quest’ultimo, classe 1998 e all’esordio assoluto a livello Challenger (non aveva mai disputato nemmeno le qualificazioni) ha sfiorato il colpaccio contro l’argentino Cachin. Fatali gli ultimi due punti del tie-break del terzo: dal 5-5 li ha persi entrambi e si è arreso per 6-0 4-6 7-6. Ma la stoffa sembra interessante, proprio come quella del fratello maggiore.
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