"TUTTI VOGLIONO UNA SOLA COMPETIZIONE"
Secondo Djokovic, a breve il tennis dovrà scegliere tra la World Team Cup e la vecchia Insalatiera. “L'argomento deve essere affrontato da ora – dice Djokovic – nei prossimi due anni avremo due eventi con un format simile, se non lo stesso, a sei settimane di distanza. Non penso che sia un bene per lo sport. Crea più opportunità di lavoro per i giocatori, questo sì, ma non è sostenibile. Avremo due eventi “medi”, mentre l'ideale per tutti sarebbe crearne uno solo, unico. Da quello che ho sentito, tutti vogliono un solo evento perché il calendario è saturo. Il tennis ha la stagione più lunga tra tutti gli sport, ma continuiamo ad aggiungere eventi. Dovremmo concentrarci sulla qualità e non sulla quantità”. Affermazioni condivisibili, che però non tengono conto degli interessi contrapposti, se non conflittuali, tra ATP e ITF. Tuttavia, pur ammettendo quanto sia stata importante la vittoria in Davis come punto di svolta della sua carriera, il serbo non sembra avere nessuna nostalgia per la vecchia formula, unica essenza di una "vera" competizione a squadre. Il dibattito non è tanto sul pessimo format della nuova competizione, ma si limita all'esigenza di evitare due manifestazioni molto simili tra loro. “Non penso che il denaro sia un fattore scatenante – continua Djokovic – potrebbe sembrare così, e in certe occasioni lo è (chiara allusione alla Laver Cup, ndr). Tuttavia, come presidente del Player Council, ho avuto l'opportunità di parlare con le persone più influenti del nostro sport. La maggior parte di loro è sinceramente interessata allo sviluppo del tennis. Però ci sono interessi contrapposti: non è semplice premere il grilletto e trovare la soluzione giusta in un mese. Non funziona così. Ci sono membri, figure di vario genere, consigli di amministrazione. Ogni cosa deve essere votata”. Djokovic, tra l'altro, ritiene che la struttura dell'ATP sia migliorabile. “Ad essere onesti, non penso che funzioni troppo bene. È un processo lento e la questione Davis-World Team Cup è molto delicata”.