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Marco Caldara
15 September 2017

In Coppa Davis è tutto un altro Kyrgios

Spronato dai ripetuti “come on” di capitan Hewitt, Nick Kyrgios non perde di vista l’obiettivo contro un Darcis che per due set lo fa impazzire a suon di variazioni, e la spunta di fisico e potenza al quinto set. Per l’Australia è un grande segnale: sono favoriti nel doppio, e il Goffin che ha impiegato tre ore e mezza per battere Millman non è al 100%.
Se mai nel circuito maschile dovesse arrivare il coaching, che verrà sperimentato a Milano nell’edizione inaugurale delle Next Gen ATP Finals, Nick Kyrgios farebbe bene a comporre sul tastierino dell’amato iPhone il numero di Lleyton Hewitt, e convincerlo a dargli una mano. Ha bisogno di avere qualcuno al suo fianco, che lo tenga tranquillo e gli mostri in continuazione la strada da prendere. Lo si è capito vedendolo gettare al vento partite su partite, e la conferma arriva dalla Coppa Davis, che ha mostrato di nuovo la miglior versione dell’australiano. Un John Millman da applausi all’esordio in nazionale non è bastato a far lo sgambetto a un David Goffin lontano dalla miglior condizione, e allora è toccato a Nick tenere vivo il sogno-finale dell’Australia, che dopo anni ha di nuovo un’occasione concreta per mettere le mani sull’Insalatiera. Detto, fatto, con il 6-3 3-6 6-7 6-1 6-2 con cui il 22enne di Canberra ha avuto la meglio sul solito Steve Darcis formato Coppa Davis, che quando indossa la casacca rossa del Belgio si trasforma in un giocatore meraviglioso. L’atmosfera lo carica, il pubblico lo adora anche più di Goffin, e lui ricambia con miracoli su miracoli. A febbraio aveva battuto Philipp Kohlschreiber e "Sascha" Zverev in Germania, ad aprile aveva dato la prima piega al confronto con l’Italia superando Paolo Lorenzi, e anche stavolta ci ha provato fino in fondo, lasciando sulla terra indoor del Palais 12 di Bruxelles tutto (tutto!) ciò che aveva. In un meraviglioso terzo set è riuscito a entrare nella testa di Kyrgios, mandandolo in confusione con una varietà da festival del tennis: slice, passanti, demi-volèe, colpi in controbalzo, palle corte. Kyrgios picchiava, picchiava in ogni modo, ma lui trovava sempre una soluzione, e dopo essersi visto cancellare una palla-break del 6-5 con un ace a 227 all’ora (il più veloce del match) è andato a vincere un tie-break – si pensava – di vitale importanza, lasciandosi rimontare un vantaggio di 4-0 ma trovando comunque il guizzo decisivo dal 5-5 in avanti.
GOFFIN VINCE, MA NON È AL MASSIMO
Conoscendo Kyrgios, c’erano i presupposti per buttare all’aria tutto, smettere di scervellarsi per trovare una soluzione che poteva non arrivare mai, perdere anche il quarto set e buttarsi sotto la doccia. Tanto non si sarebbe scandalizzato nessuno. Ma i “come on” di capitan Lleyton Hewitt, strillati dalla panchina come se in campo ci fosse lui, non hanno smesso di arrivare, sempre più forti, e un break in avvio di quarto set ha cambiato la partita. Kyrgios ha preso coraggio e capito che non era il caso di stuzzicare con troppa frequenza il rovescio di Darcis, pena il film già visto nei due set precedenti. Così ha cambiato tattica, ha preso fiducia man mano che la forbice del punteggio si allargava ed è diventato padrone del match. Il suo servizio ha preso a funzionare sempre meglio, quello di Darcis sempre peggio e nel finale il belga è rimasto totalmente a corto di energie. Ha continuato a metterci il cuore, e se avesse convertito quella palla-break in apertura di quinto set, forse il suo Belgio avrebbe un piede e mezzo in finale, ma la brillantezza era svanita giù da un pezzo. Kyrgios la palla-break gliel’ha cancellata, poi ha allungato lui e ha acceso la macchina dei winner, non lasciandosi più riprendere. In un torneo del Grande Slam battere Darcis in cinque set sarebbe stato un risultato poco soddisfacente, mentre farlo in Coppa Davis, in Belgio, sulla terra, e visto il modo in cui si era messo l’incontro, è un risultato di valore. Perfetto per rispondere all’1-0 di Goffin, che contro John Millman ha finito in ginocchio sulla terra battuta dopo tre ore e mezza di battaglia, immagine simbolo dell’enorme sofferenza nascosta nel 6-7 6-4 6-3 7-5 finale. Il belga si è lasciato sfuggire un primo set in cui ha servito sul 6-5, e poi ha dovuto lottare per portare a casa ogni game. Millman ha fatto vincere la scommessa a Hewitt, coraggioso a puntare su di lui, e se l’è giocata proprio alla Hewitt, buttandola su grinta e tigna e uscendo a testa alta. Goffin l’ha vinta perché è Goffin, ma ha ammesso di non essere al massimo (per il ginocchio che già gli ha creato problemi a New York) e di aver deciso solo alla vigilia di scendere in campo. Nel primo singolare di domenica lo attende Kyrgios. E classifica e cognome non basteranno più.

BELGIO VS AUSTRALIA 1-1
Palais 12, Bruxelles (terra indoor)
David Goffin (BEL) b. John Millman (AUS) 6-7 6-4 6-3 7-5
Nick Kyrgios (AUS) b. Steve Darcis (BEL) 6-3 3-6 6-7 6-1 6-2
Bemelmans/De Greef (BEL) vs Peers/Thompson (AUS) sabato
David Goffin (BEL) vs Nick Kyrgios (AUS) domenica
Steve Darcis (BEL) vs John Millman (AUS) domenica
I RISULTATI DEGLI SPAREGGI PER IL WORLD GROUP

KAZAKISTAN VS ARGENTINA 1-1
Mikhail Kukushkin (KAZ) b. Guido Pella (ARG) 6-7 7-6 6-2 6-4
Diego Schwartzman (ARG) b. Dmitry Popko (KAZ) 6-4 6-2 6-2

PORTOGALLO VS GERMANIA 1-1
Cedrik-Marcel Stebe (GER) b. Joao Sousa (POR) 4-6 6-3 6-3 6-0
Pedro Sousa (POR) b. Jan-Lennard Struff (GER) 6-2 7-5 7-6

COLOMBIA VS CROAZIA 1-1
Marin Cilic (CRO) b. Alejandro Gonzalez (COL) 6-1 6-4 6-1
Santiago Giraldo (COL) b. Franko Skugor (CRO) 6-4 4-6 5-7 6-4 6-2

GIAPPONE VS BRASILE 2-0
Yuichi Sugita (JPN) b. Guilherme Clezar (BRA) 6-2 7-5 7-6
Go Soeda (JPN) b. Thiago Monteiro (BRA) 3-6 6-4 6-3 6-7 6-4

SVIZZERA VS BIELORUSSIA 1-1
Yaraslav Shyla (BLR) b. Henri Laaksonen (SUI) 6-4 6-2 7-6
Marco Chiudinelli (SUI) b. Dmitry Zhyrmont (BLR) 6-3 4-6 6-4 6-3

UNGHERIA VS RUSSIA 1-1
Marton Fucsovics (HUN) b. Andrey Rublev (RUS) 6-2 6-4 5-7 2-6 6-3
Karen Khachanov (RUS) b. Attila Balasz (HUN) 3-6 6-2 7-6 6-1

OLANDA VS REPUBBLICA CECA 0-2
Jiri Vesely (CZE) b. Thiemo De Bakker (NED) 4-6 6-3 4-6 6-4 6-4
Lukas Rosol (CZE) b. Robin Haase (NED) 6-7 6-3 6-2 3-6 7-5

CANADA VS INDIA 1-1
Ramkumar Ramanathan (IND) b. Brayden Schnur (CAN) 5-7 7-6 7-5 7-5
Denis Shapovalov (CAN) b. Yuki Bhambri (IND) 7-6 6-4 6-7 4-6 6-1
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