22 January 2014

Consigli per gli acquisti: test!

Un altro approfondimento del nostro tecnico: accade purtroppo spesso che ci si penta dell'acquisto di una racchetta. E ancora più spesso che la si scelga senza averla provata. Grave errore!

Consigli per gli acquisti: test!

di Mauro Simoncini

 

“Non mi piace più!” - “Ma come, non l’hai appena comprata? E’ l’ultima di Federer/Nadal/Djokovic! Ma figurati!”

Capita spesso, spessissimo. E tocca tornare dal negoziante di fiducia, con il telaio appena scartato, acquistato sull’onda dell’entusiasmo, sfoggiato con orgoglio negli spogliatoi. E poi…

E poi il campo è impietoso, le prime partitelle con i soliti amici/nemici avversari lo sono ancora di più. Non va. Tanto da riaprire il borsone per tirare fuori la vecchia arma, per evitare di proseguire con la brutta figura; e rendersi conto di aver sbagliato acquisto, completamente.

 

Dove sta il problema quindi? Avete mai comprato un auto senza farci un giro? Non necessariamente un test-drive dal concessionario, magari son bastati 10 minuti sulla vettura dello zio o dell’amico.

Deve essere così anche per le racchette: devono essere provate, assolutamente.

Non bastano le schede tecniche rintracciabili online o sui cataloghi, le recensioni sulle riviste specializzate, il parere del compagno di allenamento che ha appena comprato, del maestro o del negoziante di fiducia. Queste ultime due categorie poi non è detto che non abbiamo interesse a condurvi verso un determinato brand. Il telaio va testato! Con cura e attenzione. Come?

 

Occorre anzitutto aver chiari in testa i motivi del cambiamento: perché abbandonare la vostra vecchia racchetta? Esigenze tecniche specifiche? Quali? Oppure è solo una questione di moda, di aggiornamento alle ultime tecnologie. Cosa volete ottenere con il nuovo attrezzo? Più potenza, maggior controllo? Volete fare meno fatica a spingere, volete giocare meglio a rete? O essere più incisivi e pesanti dal fondo campo? Le risposte a queste preliminari domande, con il supporto di un esperto competente, maestro o negoziante che sia, vi faranno individuare (tenuto conto ovviamente del vostro livello di gioco) alcune caratteristiche decisive nella scelta: agonistica o amatoriale, piatto oversize o midplus, profilo sottile o più marcato, bilanciamento in testa o al cuore… E poi ancora il peso, lo schema corde e quant’altro.

 

Da questo momento subentrano poi anche i vostri gusti estetici o le preferenze personali verso alcuni marchi, nate dal successo di esperienze passate con i vostri vecchi telai o dai riscontri “da spogliatoio” degli amici. Sul mercato racchette di oggi oramai ogni azienda ha una gamma completa (a volte fin troppo “dettagliata”) di prodotti, sia agonistici sia amatoriali. Con le caratteristiche (di cui sopra) più svariate. Quindi se da sempre siete legati al vostro marchio preferito, non temete, non dovete cambiare.

 

E’ con questo bagaglio di informazioni che dovete presentarvi dal vostro rivenditore di fiducia e domandare dei telai test, come le vetture con la targa “in prova” dei concessionari. Ogni negozio li ha, specie se si tratta di modelli recenti e che stanno riscuotendo successo. Ne prendete anche due o tre diversi e ve li portate in campo.

E’ il campo il luogo dove decidere se e cosa comprare; solo in campo potete accorgervi se una racchetta è pesante, troppo leggera oppure non è confortevole. Se non è ideale per giocare il vostro back o non via aiuta a rete dove avete deciso in doppio di non regalare più “punti fatti”. E non bastano – occorre sottolinearlo – 10 minuti di palleggio per provare una racchetta. Ci vuole la partita, la varietà di colpi, anche in spostamento, e una certa continuità. Almeno una mezzoretta di gioco, da alternare magari con un’altra mezzora giocata col vostro vecchio (o attuale) attrezzo, in modo da farvi accorgere più sensibilmente delle differenze, positive o negative, che ci sono.

 

Per questo motivo sarebbe ancora meglio, al momento della scelta delle racchette “test” da portare in campo, chiedere di far montare le “proprie” corde: stesso modello, stesso calibro e stessa tensione di quelle che con successo (si spera) finora vi avevano accompagnato sul vecchio telaio. Lo stesso settaggio.

 

E di frequente si trovano di fronte avversari o amici che manovrano (o tentano di farlo) racchette più difficili di quanto consenta il loro livello di gioco. Quelle dei loro idoli, che hanno però capacità tecniche e fisiche di un altro pianeta; ma ci sono ormai tutta una serie di versioni Team, Light o altro, esteticamente molto simili alla racchetta di Nadal, Federer o Djokovic, ma più facili e adatte a un giocatore intermedio, di Club. Che prima di comprarsi la nuova racchetta, farebbe bene a provarla.

 

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