18 April 2014

Clamoroso a Monte-Carlo: Nadal fuori con Ferrer

Il numero 1 del mondo perde per la prima volta dal 2009 sulla terra prima della finale. A batterlo un Ferrer in ottima forma. Avanza Federer, che rimonta Tsonga...

Clamoroso a monte-carlo: nadal fuori con ferrer

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni - foto Getty Images

 

“Non è una macchina”. David Ferrer è uomo di poche parole, ma con questa frase ha saputo sintetizzare alla perfezione quanto accaduto oggi sul Centrale del Country Club. La sorpresa dell'anno – Rafa Nadal che perde sulla terra battuta – si materializza dopo una partita durissima ma non bella. Due ore e 13 minuti di scambi robusti ma anche di errori, con un primo parziale infinito, lungo quasi quanto i primi due turni di Novak Djokovic. Proprio da lì, dal tie-break, parte la cavalcata del mite David, che sul rosso contro il connazionale ci aveva vinto solo nel 2004, una vita fa, prima di perdere 17 partite consecutive. Nadal è lontano dalla riga di fondo e lontano dalla condizione ottimale, prova a rimediare mettendoci cuore e gambe, ma non basta. Il 7-1 che consegna il parziale d'apertura al 32enne numero sei del mondo, è un monito in vista del secondo, che scivola via quasi subito. Dal 2-5, il maiorchino prova una reazione, rimonta fino al 4-5 ma infine si arrende. Per trovare una sconfitta di Nadal prima dei quarti sul mattone tritato bisogna tornare al Roland Garros 2009, e inoltre, da quel match con Soderling, Rafa ha sempre raggiunto almeno l'ultimo atto. Per questo la partita odierna va già catalogata come una delle sorprese del 2014, forse dell'ultimo decennio. Un piccolo campanello d'allarme per Rafa ma non certo un dramma, considerato che Parigi è ancora piuttosto lontana e nel frattempo le chance per recuperare terreno non mancheranno. “Non ho mantenuto una intensità sufficiente – ha spiegato il pupillo di zio Toni, scuro in volto – ma lui è sempre un avversario pericoloso e stavolta ha giocato meglio di me”.

 

Nel match successivo sul Centrale ha rischiato grosso anche Roger Federer, che però se l'è cavata contro Jo Wilfried Tsonga, pur arrivando a due punti dalla sconfitta. L'elvetico (sostenuto a gran voce dal pubblico, nonostante di fronte avesse un transalpino) ha giocato un pessimo primo set, nel quale è apparso distratto e troppo falloso, in particolare con il rovescio e alla risposta. Poi piano piano ha trovato ritmo e concentrazione, ma ha comunque sofferto per tutto il secondo parziale. In particolare, Tsonga si è trovato avanti 0-30 sul 6-5 in suo favore, ma a quel punto Sua Maestà ha tirato fuori dal cilindro quattro punti degni del ruolo di 'Migliore di sempre', rifugiandosi in un tie-break vinto per 8-6, nonostante una rimonta del francese dal 3-6 al 6-6. Il terzo è stato poco più di una formalità, perché mentre da una parte Tsonga perdeva smalto, dall'altra Roger trovava fiducia, fino al 6-1 conclusivo al termine di due ore e 26 minuti. Lo svizzero è ora in rotta di collisione con Djokovic, per una sfida che si preannuncia ricca di motivi di interesse. La partita che, dovendo scegliere tra i testa a testa dei più forti, garantisce probabilmente lo spettacolo migliore. Nella sezione superiore del tabellone, invece, a tentare di fermare il muro Ferrer ci sarà il rovescio di Stan Wawrinka, a segno nel match di apertura della giornata contro Milos Raonic per 7-6 6-2. 

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