ISNER HA ANCORA UNA CHANCE
In avvio di terzo aveva rimesso in piedi il match, ma nel game successivo c'è stato lo strappo decisivo. “Penso che Marin abbia iniziato a vedere meglio la palla – ha ammesso Isner – forse ho perso qualcosa nei miei colpi, ma lui ha dei meriti”. Come sulla palla break decisiva, che ha sigillato il 2-1 nel terzo set, trasformata con una morbida volèe di rovescio. “Ho sentito di avere il giusto slancio verso la fine del secondo set, e ho iniziato a sentire bene la palla – dice Cilic – in alcuni momenti critici, John ha commesso due doppi falli. Questo ha aiutato, ma io ho cercato di essere paziente e pronto a cogliere le opportunità. Dopo aver perso il servizio nel secondo game del terzo set, ho giocato un ottimo tennis”. Isner lo aveva battuto a Miami, lungo il percorso per vincere il suo primo Masters 1000: la vendetta è arrivata dopo sette mesi, in due ore e quattordici minuti, allargando il divario tra i due: adesso è avanti 8-3 negli scontri diretti. La storia dovrebbe essere diversa contro Djokovic, battuto soltanto due volte in diciotto precedenti. Nonostante la sconfitta nello scontro diretto, la qualificazione di Isner sembra più probabile rispetto a quella di Cilic: l'americano deve battere Zverev in due set e sperare che il croato perda contro Djokovic. Al contrario, Cilic deve sperare nello stesso risultato in Isner-Zverev (vittoria dell'americano in due o tre set) e compiere l'impresa contro Djokovic. In quel caso, passerebbe addirittura come primo nel girone. Stranezze da round robin: una volta all'anno, vanno bene. Sono persino divertenti.
NITTO ATP FINALS – Seconda giornata Gruppo Guga Kuerten
Marin Cilic (CRO) b. John Isner (USA) 6-7 6-3 6-4