Riccardo Bisti
24 January 2017

Ci attende un'Argentina depotenziata

I campioni in carica hanno ufficializzato il team che ospiterà l'Italia a Buenos Aires, i prossimi 3-5 febbraio. Niente Del Potro, assente anche Delbonis. Convocati Mayer e Pella, ma il primo sta per diventare padre e il secondo è esausto. In squadra anche Diego Schwartzman e Horacio Zeballos. Un team decisamente alla nostra portata.

La sensazione è che l'ambiente argentino abbia vissuto la recente vittoria in Coppa Davis come un punto d'arrivo. Con qualche ora d'anticipo rispetto a Corrado Barazzutti, il capitano albiceleste Daniel Orsanic ha diramato le convocazioni per il match contro l'Italia dei prossimi 3-5 febbraio, a Buenos Aires, dove sarà allestito un campo in terra battuta presso Parque Sarmiento (in grado di ospitare circa 7.000 spettatori). Niente Juan Martin Del Potro e – fatto non trascurabile – niente Federico Delbonis, che lo scorso anno aveva battuto sia Seppi che Fognini nella torrida sfida di Pesaro. Il quartetto dei campioni in carica sarà composto da Leonardo Mayer, Guido Pella, Horacio Zeballos e Diego Schwartzman. Soltanto i primi due sono reduci dalla vittoriosa campagna dell'anno scorso, mentre per gli altri è un ritorno dopo qualche esperienza, peraltro non indimenticabile. La presenza di Mayer, peraltro, non è ancora certa al 100%, poiché dovrebbe diventare padre del piccolo Valentino tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio (“La sua partecipazione dipenderà dal suo stato emozionale” ha detto Orsanic). Se l'assenza di Del Potro era ben nota (e scontata), sorprende quella di Delbonis. Il suo capitano ha spiegato che il giocatore non si sente al 100%, e sostiene che le assenze non derivano dalla pancia piena per il successo di un paio di mesi fa. “Nessuno si sente soddisfatto – ha detto – quelli che non ci sono è solo perché non sono al 100%. Sono molto tranquillo in merito all'impegno dei giocatori”.  

PELLA: “PREPARAZIONE NON PROFESSIONALE”
In assenza di Del Potro e Delbonis, ritrova un posto in squadra il “Peque” Schwartzman, che vanta tre presenze e altre sconfitte nel 2015 (due in singolare e in doppio). Tuttavia, ha vissuto un buon 2016 con il primo titolo ATP a Istanbul, la finale ad Anversa, un paio di titoli Challenger e un discreto piazzamento al numero 54 ATP. Ha più esperienza il mancino Horacio Zeballos, le cui convocazioni sono otto, l'ultima nel 2014. In totale ha giocato 10 partite (tra cui 8 doppi), con un bilancio di cinque vittorie e cinque sconfitte. Insomma, una squadra buona ma non imbattibile, che Orsanic dovrà inventarsi giorno dopo giorno, peraltro sempre con il dubbio Mayer. E lo stesso Pella non sta bene: subito eliminato in Australia, ha ammesso che il successo in Davis lo ha prosciugato sia fisicamente che mentalmente. “Adesso vorrei riposare, ho avuto soltanto 7-8 giorni di vacanza, che non è nulla. Ho svolto una cattiva preparazione invernale, non l'ho fatta con professionalità”. Insomma, è difficile che trovi la forma migliore per il weekend del 3-5 febbraio. Alla luce di queste sensazioni, non è azzardato ipotizzare l'Italia favorita. Curiosamente, le sfide tra Italia e Argentina hanno sempre visto prevalere la squadra in trasferta. A breve arriveranno le convocazioni di Barazzutti: la sensazione è che Paolo Lorenzi, Fabio Fognini e Andreas Seppi siano certi del posto, mentre dovrebbero andare a Buenos Aires sia Simone Bolelli che Alessandro Giannessi: a seconda delle condizioni del “Bole”, si vedrà se inserirlo come quarto oppure lasciare spazio al rampante spezzino.  

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