L'ARMA SEGRETA DI PAULINE
Nel primo set, dopo cinque break consecutivi, la Parmentier ha tenuto un importante game di battuta che l'ha spinta sul 5-3. Nel secondo è salita 3-1, ma a quel punto la Herbog ha preso a giocare meglio, ancora più aggressiva. Con cinque game consecutivi, l'allieva di Zeljko Krajan (uno che è stato capace di portare Dinara Safina al n.1 WTA) ha prolungato il match ed è andata avanti 2-1 e servizio nel terzo. Ma la Parmentier aveva l'arma segreta, un coach improvvisato: Jeremy Chardy. Proprio lui, il davisman francese, presente a Istanbul (insieme alla madre) per giocare il torneo ATP al via in queste ore. “A che ora giochi domani?” aveva chiesto sabato alla Parmentier. “Alle 17” aveva risposto. “Bene, mi alleno dalle 16 alle 17 così ti vengo a vedere”. Ha fatto di più, perché Pauline l'ha utilizzato come coach improvvisato. “Mi ha aiutato molto perché nel terzo ero un po' stanca. Mi ha detto di mettere intensità sulle gambe, di spingere con il dritto, di spostare in avanti il baricentro. Cose elementari, ma è bello ascoltarle in un momento delicato”. E così è arrivato un successo insperato, quasi fiabesco. E poco importa se la qualità non sia stata un granché, visto che si è imposta tirando appena 7 vincenti a fronte di 27 errori gratuiti. E poco importa se Istanbul è un piccolo WTA International, incapace di attirare pubblico. Per tutto il torneo si è giocato in un clima spettrale, con pochissimi spettatori nonostante un impianto bellissimo e dotato di tetto retrattile. Ci si domanda come abbia fatto, una città così insensibile al tennis, a raccogliere tanti sold out negli anni in cui ospitava le WTA Finals. Da allora, soltanto Roger Federer è stato in grado di riempire l'impianto nell'anno in cui un assegnone lo convinse a giocare questo torneo. Pauline Parmentier lascerà la Turchia con 43.000 dollari in tasca, di cui una buona parte andranno al fisco. Ma non fa niente: ha vissuto un sogno a 32 anni compiuti, quando non ci credeva più, poche settimane dopo l'eliminazione al primo turno di un ITF da 25.000 dollari di montepremi, a Tunisi, contro l'azzurra Anastasia Grymalska. Se non è una favola questa...
WTA ISTANBUL – Finale
Pauline Parmentier (FRA) b. Polona Hercog (SLO) 6-4 3-6 6-3