C'era una volta: il tennis vintage sbarca a Rozzano

È andata in archivio con grande successo la quarta edizione del 'C'era una volta' del Tennis Rozzano, dove per un week-end i ben cinquanta partecipanti sono tornati ad assaporare il tennis che fu, con abiti bianchi e racchette di legno...

C'era una volta: il tennis vintage sbarca a rozzano

Una grande festa del tennis dal sapore vintage, con abiti bianchi e racchette di legno. È la sintesi della quarta edizione del “C’era una volta - Memorial Luigi Pastori” del Tennis Rozzano Training Team, organizzato in concomitanza con le fasi finali di Wimbledon, il torneo che negli anni ha rispettato maggiormente le tradizioni del tennis che fu. Una manifestazione fortemente voluta da Carlo Pastori, socio storico del club, che ha deciso di dedicare un torneo al fratello, riscuotendo subito un grandissimo successo. Sua la gran parte delle attrezzature utilizzate in un tuffo nel passato che ogni stagione attira sempre più giocatori, e quest’anno ha fatto il botto. Ben cinquanta gli atleti al via: nella giornata di sabato hanno gareggiato principalmente i non classificati e alcuni giovanissimi attratti dal “legno”, mentre la domenica sono scesi in campo i migliori per giocarsi il successo. Ma in una manifestazione così, in cui chi perde al primo turno ha la possibilità di rientrare in un’altra sezione del tabellone con lo pseudonimo di un campione del passato, i risultati passano in secondo piano. Ciò che conta è il vero spirito del tennis, tradotto in entusiasmo e voglia di divertirsi insieme.

Tanto che Arianna Magagnoli (nella foto), la tennista meglio classificata del club, è scesa in campo per il doppio con Fiordiana Castelbarco vestita con abito lungo e cappellino, per ricordare la celebre Suzanne Lenglen, leggendaria campionessa francese degli Anni ’20. “È stato il momento più divertente di una due giorni di grande successo - racconta Amanda Gesualdi, organizzatrice dell’evento - al termine della quale tutti sono tornati a casa col sorriso. Anche dal punto di vista organizzativo tutto è andato per il verso giusto: con soli due campi abbiamo disputato in due giorni un tabellone di singolare da 64 giocatori e uno di doppio da 32 coppie. Fare più di così - spiega - era impossibile”. Soddisfatti anche i parenti di Luigi Pastori, così come Carlo e i suoi figli Cristina e Claudio (che hanno partecipato al torneo), e tutti i familiari presenti alle premiazioni. Per la cronaca, il successo in singolare (in un tabellone misto con maschi e femminile) è toccato a Paolo Longo, già campione nel 2012 e a segno in finale su Sara Marcionni. Nel doppio invece la coppia vincitrice è risultata quella composta da Simone Veronese e Gabriella Rossi, che in finale hanno avuto la meglio su Jacopo Mora e Matteo Garbarino. Un premio speciale, infine, per l’atleta di wheelchair Sabrina Fidaleo. La giocatrice numero 12 del ranking nazionale, nel corso della manifestazione, è scesa in campo per ben due volte in esibizione con la sua insegnante Amanda Gesualdi, portando un grande esempio di vita a tutti i presenti.

Ufficio Stampa

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