TUTTO ANCORA DA DECIDERE
Si muove meno bene dell'ucraina, ma i suoi colpi sono ben più incisivi ed è stato uno spettacolo vederla spingere con il dritto e trovare soluzioni tutt'altro che banali. La Svitolina cercava di giocare profondo per impedirle di piazzarsi bene con le gambe, ma quando la Garcia gioca bene è davvero difficile contenerla. La qualità del match era complessivamente buona, anche grazie a un contrasto di stili abbastanza marcato. Il merito della Garcia è stato di mettere costante pressione nei turni di risposta: con quattro game di fila, metteva in cassaforte il secondo set. In avvio di terzo, Elina era brava a restare a galla: scampato il pericolo, volava 2-0. Si faceva riprendere, ma poi tornava in vantaggio e serviva per il match sul 5-3. Sul più bello, le invenzioni della Garcia accendevano il suo nervosismo e consentivano alla francese di tornare a galla. Sul 5-5 c'era un altro game-battaglia con l'ucraina al servizio: pur servendo piuttosto bene, incassava il break e non riusciva più a contenere l'onda d'urto di una Garcia ormai scatenata. Come detto, i destini del girone sono ancora tutti da scrivere: la Svitolina potrà dare un senso al suo torneo battendo la Halep, mentre la Garcia cercherà il miracolo contro l'omonima Wozniacki. Non sarà facile, ma da un mese il suo volo non accenna a terminare...
WTA FINALS SINGAPORE – Gruppo Rosso
Caroline Garcia (FRA) b. Elina Svitolina (UCR) 6-7 6-3 7-5