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Caroline fa 29 e “punta” Wimbledon

Alla vigilia dei Championships, la danese vince a Eastbourne e mette fine a un digiuno che durava dall'Australian Open. Per raccogliere il titolo numero 29 ha dovuto contenere le bordate di Aryna Sabalenka: la bielorussa ha giocato alla pari, ma non è stata incisiva quando ha servito per chiudere entrambi i set.

Il trionfon in Australia ha avuto bisogno di tempo per essere assimilato: ci sono voluti cinque mesi affinché Caroline Wozniacki tornasse a vincere un torneo. La danese ha intascato il 29esimo titolo in carriera al Nature Valley International di Eastbourne, evento “Premier” che precede Wimbledon. Accreditata della prima testa di serie, ha superato in finale la rampante Aryna Sabalenka in un match combattuto, in cui la bielorussa è stata avanti di un break sia nel primo che nel secondo set prima di arrendersi 7-5 7-6, non senza rimpianti. Ha avuto un mucchio di occasioni, tra cui un paio di setpoint nel primo parziale. Giunta alla sua seconda finale, la Sabalenka era a caccia del suo primo titolo e della vittoria più prestigiosa in carriera. Tuttavia, la Wozniacki ha fatto valere la sua esperienza e ha potuto gioire dopo poco meno di due ore. Caroline, tra l'altro, si era già imposta a Eastbourne nel 2009. “È semplicemente fantastico, è trascorso molto tempo da quando avevo vinto qui per la prima volta, ed è bello poterlo fare di nuovo dopo quasi 10 anni”. Sin dal primo game si è capito che sarebbe stato un match complicato: la Sabalenka utilizza schemi un po' rozzi, non è elegante né tecnicamente né tatticamente, ma non conosce la paura. Si è procurata quattro palle break in avvio (annullate), ma ha concretizzato le chance già al terzo game. Subito riacchiappata sul 2-2, è nuovamente piombata avanti: 5-3, poi ha servito per il set sul 5-4. Ha avuto un paio di setpoint, ma nel momento del bisogno la Wozniacki ha alzato il livello. Si sono stupiti in pochi quando ha raccolto quattro game di fila e ha conquistato il primo set.

VINCE L'ESPERIENZA DI CAROLINE
La Sabalenka ha il pregio di cancellare rapidamente ogni scoria mentale ed è salita 3-1 nel secondo set, picchiando a volontà, cercando di far muovere l'avversaria da una parte all'altra del campo. Ma quando c'è da mettere in moto le gambe e mostrare una buona fase difensiva, la Wozniacki non è seconda a nessuno. Impattava sul 3-3, però la Sabalenko restava attaccata al match con apprezzabile coraggio. Andava a servire (di nuovo!) sul 5-4, ma ancora una volta non riusciva a chiudere. Stavolta il set si trascinava al tie-break, in cui era la bielorussa a scattare meglio dai blocchi. Si spingeva sul 5-2, salvo poi incassare cinque punti di fila e accontentarsi dell'onore delle armi quando l'ultimo rovescio della Wozniacki rimaneva in campo. Come era prevedibile, i numeri raccontano di una Sabalenka ben più propositiva, con 40 colpi vincenti a 23. Ovviamente, ha commesso più errori (48 contro 26). Più che dai numeri, tuttavia, il risultato è spiegato dalla capacità della Wozniacki di giocare meglio i punti importanti. Gli otto anni di differenza si sono visti quando Aryna andava a servire per il set. Ma è solo una questione di tempo: classe 1998, nei giorni scorsi ha raccolto il primo successo contro una top-10 (Karolina Pliskova) e ha mostrato un certo carattere, vincendo tutte le partite in tre set. “Ricorderò sempre di aver giocato 17 set in questo torneo!” ha scherzato la bielorussa, che lunedì salirà al numero 32 WTA. Migliorerà ancora, mentre la Wozniacki approccia Wimbledon con grandi speranze. Certo, è finita nel quarto di Serena Williams....

WTA PREMIER EASTBOURNE – Finale
Caroline Wozniacki (DAN) b. Aryna Sabalenka (BLR) 7-5 7-6

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