ECCO PERCHE'...
Poi lo capisci sul matchpoint, quando l'ultima risposta di Nadal è volata via.
Quando ti metti le mani nei capelli come se non ci credessi neanche tu.
Quando ti diventano gli occhi lucidi. Quando saltelli come se fossi un bambino, contento per la sua prima vittoria. E’ l’amore per questo sport che te lo fa fare. E’ tutto ciò che sei riuscito a regalare, e che ti è tornato indietro come un boomerang. Sono la storia che stai scrivendo, i sacrifici che vedi ripagati, il calore del pubblico, in ogni stadio tennistico del globo, la gioia nell’alzare al cielo la coppa. Queste cose ti suggeriscono di stare in campo per altri cento anni. E’ la stima che ricevi da tutti, indistintamente. Perché tu riesci ad unire tutti. Sei l’unico che, quando gioca in casa dell’avversario, riesce comunque ad avere il pubblico dalla sua parte. Sei l’idolo che i ragazzini provano a imitare, il campione che li fa esultare ed emozionare davanti alla TV. Maestri di tennis, giornalisti, tennisti professionisti, genitori. Sono tutti con te. Le tue iniziali, per i più accaniti, diventano un tatuaggio, un tuo rovescio diventa un’immagine del profilo social, quel momento di te in ginocchio sull’erba di Wimbledon diventa uno sfondo del computer o del cellulare. Le tue racchette firmate, poi, sono lo status symbol del socio di club. Finché riuscirai a farci farci venire gli occhi lucidi, fino a quando riuscirai a stupirci, fino a quando questo amore e questa passione ti accompagneranno, noi continueremo a guardarti emozionati e ci domanderemo “Roger, ma chi te lo fa fare?”