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Redazione
27 March 2017

“Caro” e “Karo”: match diversi, stesso risultato

Caroline Wozniacki e Karolina Pliskova agguantano i quarti di finale del WTA Premier Mandatory di Miami. La danese ha approfittato del ritiro di Garbine Muguruza al termine del primo set, a causa di un malessere, mentre la ceca ha lasciato poco spazio alla connazionale Barbora Strycova, confermando di avere intenzioni molto molto importanti.
Breve nel punteggio, ma intenso nella durata e in quanto hanno saputo mostrare sul Campo Centrale del Miami Open. Quello fra Caroline Wozniacki e Garbine Muguruza era il match femminile del giorno, posto da prologo allo scoppiettante Federer-Del Potro, ed è stato un vero antipasto, gustoso ma (purtroppo per la Muguruza) non eccessivo, perché rovinato dopo un set dal suo ritiro a causa di un non meglio identificato malessere accusato nelle fasi finali del parziale. Ma fino a quando la partita c’è stata, c’è stata partita sul serio, con un set da 75 minuti e una valanga di capovolgimenti di fronte, tipici del classico match da confronto di stili, di due modi completamente diversi di interpretare il tennis. Potenza e attacco per la spagnola, difesa e scambi lunghi per la danese, che dopo l’Australian Open ha messo il turbo: finale a Doha, finale a Dubai, quarti a Indian Wells e ora quarti anche in Florida, con un pizzico di fortuna ma anche più di un merito, per quel pizzico di stabilità in più mostrata in un set da montagne russe, che da quasi vinto (4-1) è diventato quasi perso (5-4 e servizio Muguruza), dopo un coaching di Sam Sumyk più incisivo che mai. Il tecnico francese, con il quale la spagnola aveva discusso al turno precedente proprio durante un cambio di campo, le ha chiesto di stare più concentrata sul suo tennis, e di iniziare a raccogliere quanto stava seminando invano. Detto, fatto, come se fosse tutto facile, fino al 5-4 30-15, ma la Wozniacki non muore mai. L’ha costretta a lottare ancora, le ha strappato il servizio e ha sfiorato un altro break sul 6-5 (negato con un ace), prima di affondare l’ultimo assalto nel tie-break. Proprio nel game decisivo la Muguruza ha iniziato a mostrare qualche difficoltà, forse a causa del caldo, anche se la temperatura era intorno ai 25 gradi. Fatto sta che ha trovato meno energia negli spostamenti, ha raccolto un solo punto e al cambio di campo si è consultata con medico e fisioterapista. Le hanno preso la temperatura e provato la pressione, suggerendole (si suppone) che non fosse il caso di continuare.
PLISKOVA, IL TABELLONE SORRIDE
Per dare il polso dell’intensità del duello fra le due, basta andare a sbirciare la durata dell’incontro precedente, che ha promosso ai quarti di finale Karolina Pliskova. Mentre Wozniacki e Muguruza hanno impiegato 75 minuti per un solo set, alla ceca ne sono bastati 70 per risolvere il duello con la connazionale –e compagna di titoli in Fed Cup – Barbora Strycova, battuta con un 6-1 6-4 senza pietà. Il primo set è stato un autentico show della numero 3 del mondo, mentre nel secondo la situazione è parsa subito più complessa, ma la condizione psico-fisica raggiunta dalla Pliskova le permette di passare indenne sopra a quasi tutte le difficoltà. È finita sotto 2-0, poi ha ribaltato agevolmente il set fino al 5-2 e servizio, e nemmeno un vistoso calo nel finale ha cambiato la situazione. Con due doppi falli ha perso il servizio, e dal 5-2 si è trovata sul 5-4 15-40, con due (e poi una terza) palle-break da difendere. Ma ha fatto buona guardia, la Strycova ci ha messo del suo e il successo è arrivato comunque in due set, a certificare il suo ottimo stato di forma. Che sia la volta buona per un titolo veramente importante? Fin qui la ceca sta sorprendendo per la continuità (Dubai a parte, ma aveva appena vinto a Doha), ma quando la palla inizia a scottare per davvero le è sempre mancato qualcosina. A Melbourne ha gettato al vento una semifinale contro la Williams arrendendosi a sorpresa alla Lucic-Baroni, mentre a Indian Wells si è lasciata sorprendere dalla Kuznetsova. Si rifarà a Miami? Il tabellone sembra favorevole: nei quarti avrà una fra Mattek e Lucic (rivincita in vista?) mentre in semifinale la vincitrice di Safarova-Wozniacki. Parte favorita contro tutte, e può permettersi il lusso di non aver paura di nessuna avversaria. Purché non diventi una pericolosa arma a doppio taglio…

WTA PREMIER MANDATORY MIAMI – Ottavi di finale
Caroline Wozniacki (DAN) b. Garbine Muguruza (ESP) 7-6 ritiro
Karolina Pliskova (CZE) b. Barbora Strycova (CZE) 6-1 6-4
Lucie Safarova (CZE) b. Dominika Cibulkova (SVK) 7-6 6-1
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