SOLIDITÀ NERVOSA NEL FINALE
Camila è partita fortissimo, intascando cinque giochi consecutivi che hanno messo in cassaforte il primo set. La Sevastova ha commesso un grave errore, peraltro reiterandolo per tutta la partita: insistere sul dritto della Giorgi. Se è vero che si tratta del colpo meno sicuro, stimolandolo continuamente si rischia di metterlo in palla. È quando accaduto sul Campo 8 di Wimbledon. Giocando in questo modo, la Sevastova aveva un'unica chance: affidarsi agli errori altrui. L'aiuto è arrivato nel secondo set, in cui i colpi vincenti della Giorgi si sono tramutati in tante, troppe palle fuori misura. 5-0, 5-2, 6-2. Come era prevedibile, il match è entrato in bagarre nel terzo set. La posta in palio era troppo alta per pensare di “sciogliere”. La Giorgi si portava 2-0 (brava a strappare il servizio nel game d'apertura, dopo quattro palle break annullate), veniva riacchiappata e si temeva un calo nervoso. Il break risolutore arrivava nel settimo game e la Giorgi era brava a tenere i nervi saldi negli ultimi due turni di servizio, tenuti con qualche patema. Ai vantaggi quello del 5-3 (dopo essere stata ripresa da 40-0 a 40-40), a 30 l'ultimo. Un gran dritto sulla riga la issava sul 40-15, poi un passante vincente le garantiva il successo al secondo matchpoint. Non si è visto granché di nuovo, nel tennis della Giorgi. Continua a fare il suo gioco, senza pensare a chi si trova dall'altra parte. Le gambe sono sempre esplosive, quando può colpire in buone condizioni di equilibrio è implacabile. Tuttavia, commette troppi errori. Oggi sono stati 52, non fatali soltanto perché la Sevastova ha tenuto un atteggiamento troppo remissivo. Ma ogni partita fa una storia a sé: per questo, Wimbledon continua a essere lo Slam in cui l'exploit è più probabile. Basta fare un passo alla volta.
WIMBLEDON DONNE – Primo Turno
Camila Giorgi (ITA) b. Anastasija Sevastova (LET) 61 2-6 6-4