Con Andy Murray ai box e Kyle Edmund in panchina (è ancora affaticato dopo le fatiche australiane), la trasferta britannica a Marbella aveva un solo obiettivo: evitare l'umiliazione. E invece, dopo il lungo pomeriggio di Puente Romano, Spagna-Gran Bretagna assume un altro aspetto. La nuova stella del tennis britannico si chiama Cameron Norrie: un anno fa, di questi tempi, studiava per intascare una laurea in sociologia in Texas. Oggi batte Roberto Bautista Agut in Davis, sulla terra, recuperando due set di svantaggio. Impresa fiabesca, perfetta per dare un senso alla trasferta di tanti tifosi britannici. Pur avendo svolto la preparazione invernale in Argentina, dove i suoi muscoli si sono alimentati con la benzina del sudore, Norrie era un novellino: prima presenza in Coppa Davis, primo match “vero” sulla terra rossa, prima partita durata più di tre set. Nessun problema: in poco più di quattro ore ha evaporato la resistenza dello spagnolo, chiudendo col punteggio di 4-6 3-6 6-3 6-2 6-2. E adesso si gioca il doppio, il punto (sulla carta) più favorevole ai britannici. Subito dopo l'1-1 di Norrie (la Spagna era andata avanti con Albert Ramos, vincitore in tre set su Liam Broady), Andy Murray ha scelto Twitter per manifestare la sua gioia. “È una delle più sorprendenti vittorie-risultati-sorpresa che abbia visto in tanti anni sul campo da tennis... complimenti a Cam Norrie e a tutto il team”. Leon Smith, capitano britannico, ha detto che sarebbe stato difficile anche soltanto immaginare la sceneggiatura di quanto poi accaduto. Norrie ha 22 anni ed è diventato professionista lo scorso maggio, dopo tre anni di studi presso la Texas Christian University. Mamma gallese, padre scozzese, è nato in Sudafrica (proprio come Edmund) ma si è trasferito in Nuova Zelanda all'età di 3 anni. Motivo? I suoi genitori David ed Hellen non volevano crescere un figlio in una città, Johannesburg, così piena di criminalità. Oggi vivono ancora in Nuova Zelanda e hanno sfidato il fuso orario pur di seguire l'impresa del figlio. “Era l'1 di notte quando sono sceso in campo e sono rimasti svegli tutta la notte per seguirmi”.