Andato a male ogni tentativo di mediazione, è scontro aperto tra i legali di Eugenie Bouchard e quelli della USTA per il famoso incidente di un paio d'anni fa, quando la canadese scivolò in una stanza di Flushing Meadows, procurandosi una leggera commozione cerebrale. La Bouchard fu in grado di giocare un solo match nel resto della stagione, e da allora non si è mai più avvicinata ai livelli toccati nel 2014. La novità è che da oggi esiste una data: la causa civile scatterà il prossimo 20 febbraio, a New York, quando sarà chiamata a testimoniare la stessa Bouchard. La canadese si è affidata all'importante studio legale Morelli, in particolare dall'avvocato Benedict Morelli. Secondo i documenti depositati nella Corte Federale di New York, si comincerà il 20 febbraio con la nomina della giuria, dopodiché il processo dovrebbe durare una decina di giorni. La giocatrice chiede diverse voci di risarcimento: intanto i danni per l'incidente e le conseguenze fisiche, che a suo dire sono di esclusiva responsabilità della USTA, poi i potenziali guadagni persi per i tornei a cui ha potuto giocare, infine le varie spese mediche sostenute. Oltre alla diretta interessata, sfileranno davanti ai giudici Julie LeClair (madre della Bouchard), il suo agente John Tobias e persino Nick Kyrgios. La convocazione dell'australiano è dovuta al fatto che aveva giocato il doppio con Eugenie in quel famigerato 5 settembre. Fu dopo aver giocato con lui, infatti, che la canadese si è recata nella sala di fisioterapia per concedersi un bagno ghiacciato. Tuttavia, trovando tutto spento, cadde sul pavimento scivoloso. La giuria esaminerà anche i filmati delle telecamere di sicurezza registrati in quelle ore, le mail inviate e ricevute dalla Bouchard nella sera dell'incidente, nonché alcuni contratti di sponsorizzazione della giocatrice, peraltro con società di rilievo come Nike, Rolex, Coca Cola, Rogers Communications e Tennis Canada. Nell'era dei social network e del loro utilizzo sfrenato, saranno oggetto di analisi anche i vari post pubblicati dalla giocatrice.