MIX TRA CHALLENGER E ATP
Certo, c'è stata una chiamata un po' così: sul 4-3 e 30-15, con Simone al servizio, gli è stato chiamato un fallo di piede sulla seconda di servizio: punto perso e un po' di distrazione nei seguenti, visto che Laaksonen si è aggiudicato sei dei successivi sette punti. Chiamato a servire per rimanere nel match, l'azzurro ha sciupato un vantaggio di 40-15 e ha lasciato strada allo svizzero, atteso in semifinale da Richard Gasquet. Proveniente dalle qualificazioni, l'azzurro ha raccolto un buon bottino di punti, che però non rivoluzionerà la sua classifica: lunedì prossimo dovrebbe salire al numero 145, in quel limbo tra i main draw dei Challenger e le qualificazioni dei tornei ATP. La programmazione di Bolelli è ancora più complicata da impostare, perché con Fabio Fognini continua a rappresentare una delle migliori coppie in circolazione. Allo stesso tempo, per ricostruirsi una buona classifica in singolare è giusto giocare qualche Challenger. Nei prossimi giorni, sarà tra i giocatori più attesi al torneo di Padova, che torna in calendario in sostituzione del defunto Challenger di Cortina d'Ampezzo. Il rientro tra i top-100 ATP può essere un obiettivo ragionevole da qui a fine anno, anche se partite come questa – onestamente – andrebbero vinte. Con lui a Bastad c'era Eduardo Infantino, mentre Alessandro Giannessi è volato a Scheveningen con il preparatore atletico Marco Panichi: segno che il coach argentino è convinto che il “Bole” possa ancora fare qualcosa di buono. C'è da augurarsi che abbia ragione. Intanto, prima di volare a Padova, proverà a conquistare il doppio in Svezia: a chiudere il programma di sabato, lui e Fognini sfideranno Mirnyi-Oswald, coppia n.1 del tabellone.
ATP BASTAD – Quarti di Finale
Henri Laaksonen (SUI) b. Simone Bolelli (ITA) 3-6 6-2 6-4