UN SOLO OBIETTIVO: STAR BENE
Il Bolelli 3.0 ha confessato che ripartirà dai Challenger, step obbligatorio con una classifica scesa al numero 456, con l’intenzione di farlo possibilmente sulla terra battuta, in Sudamerica. Tuttavia, nei primi quattro mesi dell’anno c’è in calendario un solo torneo del target indicato, e difficilmente la situazione cambierà. Per questo, anche se non sarebbe l’ideale per il ginocchio,
ha senso l’ipotesi di ripetere lo stesso percorso del 2014, quando rientrò a febbraio in occasione della sfida di Coppa Davis in Argentina, e poi si trasferì subito in Europa a giocare i Challenger sul veloce. Sicuramente sarà simile il percorso che si troverà davanti: con qualche torneo minore obbligatorio per ritrovare il feeling e ricostruire la classifica, prima di tornare ad affacciarsi alle qualificazioni degli ATP. Nel 2014 ce la fece rapidamente: a inizio aprile era numero 367, a fine luglio era già nei 100, grazie alle vittorie a Bergamo, Vercelli, Tunisi e Oberstaufen. Ripetersi non sarà facile, anche perché ci sono due anni in più sul groppone,
ma l’ennesimo stop i suoi piani li ha solo ritardati. Non modificati. E il periodo lontano dai campi potrebbe allungargli la carriera. “
Ho approfittato della lontananza dal circuito – ha raccontato il davisman azzurro
– per risolvere un problemino alla spalla. Dal punto di vista tecnico sto lavorando sul rovescio, su come cambiare la rotazione della palla. E sto provando a rendere il mio tennis più aggressivo. Sono pronto a ricominciare da zero e non mi fa certo paura l’età”. Quella no, gli obiettivi sì, ma dopo tutta la sfortuna avuta c’è da capirlo. “
Dopo quel che è accaduto nel 2016 – prosegue –
non voglio mettermi pressione o pormi chissà quali obiettivi. La mia priorità è stare bene per riuscire ad esprimere un certo tipo di gioco, penso che il mio tennis riemergerà. Voglio giocare ad alti livelli altri 5-6 anni: per poterlo fare, occorre ritrovare le energie e rientrare fresco mentalmente per affrontare le nuove sfide con più motivazioni e più esperienza”. Ottimi propositi, che la dicono lunga sulla sua voglia di tornare grande. Sperando che la cattiva sorte si dimentichi di lui almeno per un po’.
LA NUOVA RICETTA DEL “BOLE” (Dicembre 2015)
IL PROFILO TWITTER DI SIMONE BOLELLI