Bolelli, sconfitta e (grande) nervosismo

Nella notte di Caltanissetta, il bolognese si arrende a Tennys Sandgren sciupando parecchie occasioni nel terzo set, salvo poi scaraventare con violenza la racchetta, per ben due volte. Una rabbia che non gli è propria. Lorenzi centra i quarti, KO Bellotti. Altri tre azzurri in gara giovedì. (Foto Walter Lo Cascio)

La sconfitta lascia l'amaro in bocca, anche se perdere contro Tennys Sandgren non è un disonore. Tuttavia, sorprende il nervosismo mostrato da Simone Bolelli nella sconfitta di mercoledì notte, al secondo turno del ricco ATP Challenger di Caltanissetta, evento che inaugura la lunga estate dei tornei italiani. Simone aveva trasmesso discrete sensazioni contro Joao Pedro Sorgi, ma nella notte nissena (il match è terminato allo scoccare della mezzanotte), si è arreso, tra mille rimpianti, col punteggio di 3-6 6-4 6-4. Il “Bole” ha sciupato parecchie occasioni contro un avversario che ha giocato un match intelligente, rinunciando a fare a pallate da fondocampo. La cilindrata dell'azzurro era superiore, ma faticava a chiudere il punto col drittone, alternando belle soluzioni a parecchi errori gratuiti. I due si sono spartiti i primi due set, poi Simone ha sprecato troppe chance nel terzo: avanti 2-1, si è trovato 0-40 sul servizio dell'americano ma non ha sfruttato la chance. Nel game successivo perdeva il servizio e scagliava violentemente la racchetta contro un telone. Gesto inusuale, per un ragazzo tranquillo come lui. La scossa emotiva arrivava: trovava il break del 3-3, poi sul 4-3 aveva un'altra palla break per andare a servire per il match. Sbagliava un dritto in larghezza, poi commetteva una serie di pasticci nel nono game e si arrendeva a Sandgren, bravo per aver rincorso ogni palla, con grande generosità. L'americano aveva bisogno di tre matchpoint (uno lo bruciava con un doppio fallo), ma alla fine si assicurava il quarto di finale contro Radu Albot. Dopo la sconfitta, Simone scagliava nuovamente la racchetta verso il suo angolo. Oggi è numero 331 ATP e i 10 punti raccolti a Villa Amedeo non bastano: dovrà fare buone cose a Todi e poi a Wimbledon, dove tenterà la via delle qualificazioni grazie al ranking protetto. Merita di farcela, se non altro per l'incredibile serie di sfortune che lo hanno colpito negli ultimi anni.

LORENZI AI QUARTI, TRE ITALIANI GIOVEDI'
Con la sconfitta di Bellotti, superato in avvio di giornata da Radu Albot, l'Italia ride grazie a Paolo Lorenzi. La testa di serie numero 1 ha vinto un buon match, in rimonta, contro l'ostico Laslo Djere. Paolo ha avuto bisogno di tre ore per venire a capo del serbo, da cui aveva perso meno di due mesi fa a Istanbul. Djere ha giocato con grande aggressività e si è preso il primo set, peraltro dopo aver annullato due setpoint nel tie-break. Ma Lorenzi ha mostrato ancora una volta una strepitosa condizione atletica e ha dominato alla distanza (6-7 6-3 6-2 lo score), anche se il match è terminato piuttosto tardi, tanto da obbligare lo spostamento di Bolelli-Sandgren sul Campo 2. Come sempre, il pubblico di Caltanissetta ha risposto alla grande, non solo per la proposta agonistica ma anche per l'inaugurazione della mostra-mercato “Gusto Siciliano” (prodotti tipici, arte e artigianato), organizzata dalla Pro Loco di Caltanissetta proprio all'interno del club. “Per fortuna giovedì mi potrò riposare – ha detto Lorenzi – e ne approfitterò per visitare le bellezze della città”. Nella giornata di giovedì, scenderanno in campo altri tre italiani. Alle 14, Stefano Travaglia se la vedrà con il tedesco Cedrik Marcel Stebe, poi Marco Cecchinato avrà un impegno non semplice contro il Next Gen Andrey Rublev. In chiusura di giornata, Alessandro Giannessi parte favorito contro lo spagnolo Inigo Cervantes, giustiziere di Berrettini al primo turno.

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