NAPOLITANO MANTIENE IL SANGUE FREDDO
Per un set e mezzo, abbiamo visto un Napolitano eccezionale. Una delle migliori versioni del biellese ha messo in un angolo Lorenzo Sonego fino al 6-3 4-1, poi il match ha cambiato volto. Anche per questo, Napolitano è stato bravo ad evitare complicazioni e a chiudere col punteggio di 6-3 7-6. Stefano si è presentato all'appuntamento senza aver mai perso il servizio in tutto il torneo. Aveva vinto 37 turni di servizio consecutivi e ha impostato il match con le idee chiare: accorciare il campo appena possibile e costringere Sonego sulla difensiva. Il piano funzionava alla perfezione: Napolitano aveva sempre i piedi dentro il campo, mentre Sonego difendeva – e arrancava – a quasi tre metri dal pitturato. Subito avanti di un break (2-1 e servizio), Napolitano cancellava tre palle break sul 3-2 ma poi metteva il turbo e volava fino al 6-3 3-0, inavvicinabile al servizio. Quando Sonego affossava una facile volèe per il 2-0 nel secondo, il match sembrava finito. Sul 4-2 e 40-0, tuttavia, arrivavano un paio di errori di Napolitano e alcune belle giocate del torinese che allungavano la sfida. “Sonny” entrava in piena trance agonistica e ricuciva lo strappo, portandosi sul 4-4. Aveva anche una mezza chance sul 5-5, quando si trovava 0-30 sul servizio di Napolitano. Il biellese chiedeva aiuto al servizio e teneva il delicato turno di battuta. Nel tie-break, Napolitano ritrovava l'aggressività che aveva perduto nella seconda metà del secondo set: una bella combinazione servizio-schiaffo al volo sigillava il 7-2. Alla fine c'era un bell'abbraccio tra i due, entrambi piemontesi e nati a un mese di distanza. Napolitano conferma di avere notevoli potenzialità: il servizio è una sentenza, il rovescio in avanzamento è una grande arma, mentre deve migliorare sul piano della mobilità. Da parte sua, Sonego ha confermato di avere grandi doti agonistiche. Tuttavia, deve cercare di essere più aggressivo perché troppo spesso si è fatto cacciare indietro. Intanto lunedì sarà numero 156 ATP, sua miglior classifica di sempre.
IL DOPPIO PARLA INGLESE, ARRIVA IL GRAN FINALE
È terminato il torneo di doppio. Il titolo è andato ai britannici Scott Clayton e Jonny O'Mara, vincitori al termine di una dura maratona contro Laurynas Grigelis e Alessandro Motti. L'eterno match tie-break è terminato 15-13, dopo che la coppia italo-lituana aveva avuto due matchpoint. Sul primo c'è qualche recriminazione, con Grigelis che ha chiesto troppo al suo passante di rovescio dopo una volèe tremebonda (ma sulla riga) di Clayton. Per i britannici è il secondo Challenger in carriera dopo il successo a Izmir, lo scorso settembre. La giornata era iniziata molto presto, con le finali dei Campionati Studenteschi che vedevano in campo i ragazzi di diverse scuole di Bergamo e provincia. I più bravi hanno avuto la possibilità di giocarsi le fasi finali nello scenario dell'ATP Challenger. La fase provinciale è il primo step di un percorso che culminerà nelle finali nazionali, previste in aprile a Genova. Ma adesso è tempo di pensare alla finale. I precedenti tra Napolitano e Berrettini dicono 2-0 per il biellese (Mestre 2015 e Genova 2017), ma si sono giocati in condizioni tecniche ben diverse. L'appuntamento al PalaNorda (e in diretta TV su BG 24, canale n.198 del DTT in tutta la Lombardia) è per le 15.30 con la cerimonia, dopodiché – intorno alle 16.30 – inizierà il derby che regalerà all'Italia il suo quarto titolo a Bergamo dopo i successi di Andreas Seppi (2008 e 2011) e Simone Bolelli (2014).
TROFEO PERREL-FAIP (64.000€, Greenset)
Semifinali Singolare
Matteo Berrettini (ITA) b. Jurgen Zopp (EST) 6-3 6-7 6-1
Stefano Napolitano (ITA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 6-3 7-6(2)
Finale Doppio
Scott Clayton / Jonny O'Mara (GBR-GBR) b. Laurynas Grigelis / Alessandro Motti (LTU-ITA) 5-7 6-3 15-13