Berdych salta (anche) i tornei americani?

Si parla con insistenza di una possibile rinuncia di Tomas Berdych ai tornei sul cemento americano, Us Open compreso. Fermo dal Queen's, da aprile convive con un fastidioso dolore alla schiena. Per adesso non ha ancora ufficializzato nulla: nel frattempo, è uscito dai top-50 dopo quasi 13 anni.

Non ci sono conferme ufficiali, ma diversi organi di informazione hanno dato per certa l'assenza di Tomas Berdych da tutti i tornei dell'estate americana. Uscito per la prima volta dai top-50 dopo una permanenza di quasi tredici anni, il ceco ha appena saltato Wimbledon per i dolori alla schiena che lo attanagliano da qualche mese. La sua ultima partita risale al torneo del Queen's, dove si è arreso al primo turno a Julien Benneteau. A una settimana dall'inizio dei Championships, ha informato del forfait: “Soffro di un dolore alla schiena da un paio di mesi – aveva scritto su Twittere ho tentato ogni possibile trattamento e soluzione medica per essere in grado di giocare. Sfortunatamente le cose non sono migliorate e tutti i miei tentativi per essere pronto e in salute per la stagione sull'erba non hanno avuto successo”. Tomas aveva promesso di informare sui progressi, ma da allora i suoi canali social (in cui è solitamente molto attivo) non hanno dato aggiornamenti. Sappiamo che nella prima settimana di Wimbledon si è recato in Moravia, nei luoghi dove è cresciuto, poi è tornato a Monte Carlo (dove risiede). Tre giorni fa ha ricordato l'anniversario di matrimonio con la moglie Ester Satorova, pubblicando una foto del giorno delle nozze. Nessuna notizia sull'attività agonistica, ma neanche l'ufficialità dei presunti forfait. Giornali e siti della Repubblica Ceca non hanno scritto una sola riga sull'argomento.

SOGNI DI RECORD GIÀ ABBANDONATI
Il suo programma originario prevede quattro tornei: Washington, poi i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati prima dello Us Open. 33 anni da compiere a settembre, aveva iniziato benissimo la stagione, con un ottimo quarto di finale all'Australian Open (si arrese soltanto a un ottimo Federer). Da allora, tuttavia, le cose sono precipitate: ha vinto solo sette partite, una negli ultimi tre mesi. La schiena non lo lascia in pace e lo ha convinto a saltare Wimbledon, unico Slam in cui è arrivato in finale (nel 2010 batté Federer e Djokovic prima di cedere a Nadal). È stato il suo secondo forfait negli ultimi 60 Major. Sempre presente dallo Us Open 2003, aveva saltato soltanto lo Us Open nel 2016 a causa di un'appendicite. Quel forfait gli ha impedito di rimanere in lizza nella graduatoria dei tennisti con più partecipazioni consecutive, in cui Feliciano Lopez ha appena superato Roger Federer. Se davvero dovesse saltare i prossimi due mesi, scenderebbe ulteriormente in classifica. Per un giocatore così costante (non ha mai chiuso la stagione fuori dai primi 20 dal 2006 al 2017), un po' di pausa potrebbe anche essere positiva. A patto che riesca a riprendersi al 100%.

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