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Riccardo Bisti
04 January 2018

Battere il proprio idolo per diventare grande

È successo a Katerina Siniakova: la ceca centra la finale a Shenzhen battendo Maria Sharapova, suo idolo d'infanzia. È migliorata al servizio e, soprattutto, gestisce meglio le emozioni. Anche l'attività in doppio le ha dato una mano. Per difendere il titolo in Cina dovrà battere Simona Halep, già sconfitta l'anno scorso.

“Da piccola amavo Maria Sharapova: per questo, vorrei affrontarla quanto prima”. Qualche mese fa, dopo il successo a Bastad, Katerina Siniakova si esprimeva così. Il sogno è diventato realtà pochi mesi dopo e ha avuto il lieto fine. Nella semifinale del torneo WTA di Shenzhen, con una prestazione tutta cuore e personalità, la ceca ha battuto il suo idolo d'infanzia con il punteggio di 6-2 3-6 6-3, conquistando la finale al primo torneo dell'anno. Se la vedrà con Simona Halep, già battuta l'anno scorso nel percorso verso il suo primo titolo WTA. A quanto pare, Shenzhen le porta bene. Prima della semifinale aveva perso 14 game in tutto il torneo, rasentando la perfezione nei quarti contro Krystina Pliskova, in cui aveva commesso appena 4 errori gratuiti. Contro la Sharapova si è capito che non bluffava quando parlava di lei: dopo la stretta di mano era in lacrime, travolta da emozioni incontrollabili. Nel primo set è stata perfetta, ha subito il ritorno di Masha nel secondo ma poi si è ripresa alla grande nel terzo. Ha trovato il break decisivo al sesto game e lo ha conservato con le unghie, chiudendo al termine di uno scambio giocato in apnea, sempre in difesa, con un paio di recuperi in slice fino a quando l'ultimo dritto della Sharapova è volato via. La ceca è numero 59 WTA ma già si vedono gli effetti del lavoro effettuato durante la preparazione invernale: in particolare, il servizio funziona a meraviglia. Ha tirato 10 ace in 13 turni di battuta e soltanto in uno ha dovuto fronteggiare palle break, quello che le è costato il secondo set.

L'AIUTO DEL DOPPIO
Un altro fattore cruciale della partita è stata la tenuta mentale della Siniakova. In passato aveva avuto qualche problema, mentre stavolta è stata perfetta. Come nel primo set, quando un discusso overrule avrebbe potuto distrarla più del dovuto. Invece no: dopo un paio di errori nei punti successivi ha subito ritrovato l'equilibrio. A ben vedere, nelle fasi cruciali del terzo set è stata la Sharapova a tremare per prima, sbagliando un paio di dritti e commettendo un doppio fallo. La ceca è stata perfetta, sfruttando l'occasione con un bel rovescio sulla riga. Nell'ultimo game, il terzo matchpoint – già descritto – è stato quello buono. “Non posso descrivere quello che sto provando adesso – ha detto Katerina, travolta dalle lacrime di gioia – avete potuto vedere le mie emozioni dopo che ho finalmente vinto l'ultimo punto! È stata molto dura”. La Siniakova è il volto (relativamente) nuovo del tennis ceco, forse la più autorevole candidata a diventare numero 1 del Paese dopo Karolina Pliskova. E pensare che è russa da parte di padre, e grazie a lui ha conosciuto i rudimenti della lingua. Ne è fiera, ma da oggi sarà ancora più fiera di aver battuto Maria Sharapova. Come se non bastasse, è in finale anche in doppio insieme all'amica Barbora Krejcikova. Ed è stato il doppio, con i suoi schemi particolari, ad averle dato una mano per sviluppare il suo tennis anche per il singolare. L'appuntamento è sabato mattina (ore 7, diretta SuperTennis) per un gran match contro la n.1 Simona Halep, battuta proprio a Shenzhen 12 mesi fa, 7-5 al terzo. Ma allora era un secondo turno...

WTA SHENZHEN – Semifinali
Simona Halep (ROM) b. Irina Camelia Begu (ROM) 6-1 6-4
Katerina Siniakova (CZE) b. Maria Sharapova (RUS) 6-2 3-6 6-3

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