THOMAS FABBIANO, PRINCIPE D'ORIENTE
La settimana dei Challenger ci ha regalato un altro successo: bisognoso di punti dopo non aver raccolto molto nel circuito maggiore,
Thomas Fabbiano è andato a caccia di successi in estremo oriente e ha raccolto un bel successo a Ningbo, il torneo più ricco della settimana. Battuto Federico Gaio nei quarti (curiosamente, i due si ritroveranno uno contro l'altro questa settimana, al primo turno di Liuzhou),
ha vinto una finale maratona contro Prajnesh Gunneswaran, numero 2 indiano, nostro prossimo avversario in Coppa Davis. Fabbiano è rimasto in campo quasi tre ore, imponendosi col punteggio di 7-6 4-6 6-3. Un successo meritato, perché nel percorso aveva battuto avversari ostici come Hiroki Moriya e Radu Albot. Con questo successo è risalito al numero 106 ATP e si è messo in ottima posizione per chiudere l'anno tra i top-100 ATP. Dovesse farcela, sarebbe il secondo anno consecutivo.
Per lui è il sesto titolo Challenger in carriera: curiosamente, quattro sono arrivati in Cina e cinque in estremo oriente (uno è arrivato in Corea del Sud, a Seul 2017). L'unico successo “occidentale” risale al 2013, quando vinse a Recanati. Le vittorie di Baldi e Fabbiano consentono all'Italia di superare Spagna e Stati Uniti, raggiungendo l'Australia come Paese più titolato nei Challenger nel 2018: gli italiani, infatti, hanno intascato 14 tornei proprio come gli australiani. Gianluigi Quinzi e Paolo Lorenzi sono gli unici ad averne vinti due, mentre hanno raccolto un successo a testa Andreas Seppi, Matteo Berrettini, Marco Cecchinato, Stefano Travaglia, Luca Vanni, Salvatore Caruso, Lorenzo Sonego, Alessandro Giannessi e i già citati Baldi e Fabbiano.
In questo momento, l'Italia ha ben undici giocatori compresi tra le 101esima e la 200esima posizione. Da segnalare,
come informa SportFace, che Fabbiano ha effettuato una scelta importante: abbandonata la Tennis Training School di Foligno e coach Fabio Gorietti, si è spostato a Bordighera presso l'accadeamia di Riccardo Piatti.
CURIOSITÀ: Non solo Italia. La settimana appena trascorsa ha regalato un piccolo record: vincendo a Calgary,
l'eterno Ivo Karlovic è diventato il più anziano di sempre a vincere un Challenger, superando un record che apparteneva a Dick Norman, vincitore a Città del Messico nel 2009. Curiosamente, quattro dei sei titoli più “anziani” nella storia dei Challenger sono maturati negli ultimi due anni.
ATP CHALLENGER – I VINCITORI PIÙ ANZIANI
Ivo Karlovic – 39 anni e 7 mesi – Calgary 2018
Dick Norman – 38 anni e 1 mese – Città del Messico 2009
Stephane Robert – 37 anni e 8 mesi – Burnie 2018
Bob Carmchael – 37 anni e 6 mesi – Hobart 1978
Stephane Robert – 37 anni e 5 mesi – Kobe 2017
Victor Estrella Burgos – 37 anni – Santo Domingo 2017